Associazione ottici accusa: a Palermo boom di abusivi

L’associazione Ottici Optometristi della Provincia di Palermo lancia l’allarme sulla ”situazione di irregolarità per l’avvio di attività di ottica a Palermo sulla scorta della sola Scia”. Secondo l’associazione l’attività di ottico prevede l’obbligo di preliminare autorizzazione per lo svolgimento dell’attività come regolata dal regio decreto 21 luglio 1934 n. 1265 che dallo specifico regime programmatorio prescritto dalla legge regionale 12/2004.

L’associazione Ottici della Provincia di Palermo – dice una nota – ha più volte contestato il modo di procedere dell’amministrazione comunale, sia segnalando il “diffuso proliferare” di aperture di nuove attività di ottica sia invocando il rispetto e l’osservanza delle leggi in materia.
Solo a distanza di oltre cinque anni dopo numerosi contenziosi il Comune di Palermo ha compreso di doversi uniformare e conformare ai limiti ed alle misure di pianificazione previsti dalla normativa regionale nel rilascio dell’autorizzazione per l’apertura di nuovi esercizi di ottica. Tuttavia – dice l’associazione – non risulta che l’amministrazione comunale abbia adottato alcuna “misura correttiva” o attività di controllo per verificare la regolarità delle attività di ottica avviate sulla scorta della sola Scia e ancora aperte. L’amministrazione comunale avrebbe l’obbligo di verificare la regolarità delle attività di ottico già avviate con la sola Scia. Va controllato se i negozi hanno la prescritta autorizzazione comunale, sono conformi ai dettami di cui alla L.R. 12/2004, siano titolari di licenza per l’esercizio della professione sanitaria ausiliaria di ottico.

Invece – continua – nonostante ripetute istanze, sollecitazioni ed esposti alla Procura si assiste ad una ingiustificata inerzia dell’Amministrazione del Comune. Secondo l’associazione ”la mancata adozione da parte dell’amministrazione di misure dirette a contrastare l’esercizio di prestazioni sanitarie nel settore ottico da parte di soggetti non in regola, ha indirettamente agevolato il diffondersi di ‘pratiche’ o ‘operazioni’ di dubbia liceità unitamente al rischio di ‘infiltrazioni’ di estranei all’attività di ottica.

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