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Centrodestra in panne, Musumeci battuto sul Defr

Il governo di Nello Musumeci cade in aula sul documento di programmazione economico e finanziaria 2018-2020. L’Assemblea siciliana ha appena bocciato il Defr: 32 voti contrari e 32 favorevoli, su 65 presenti (un deputato non ha votato). Per il via libera al documento servivano 33 voti.
L’aula è stata subito sospesa. Convocata la conferenza dei capigruppo. Pd e M5s hanno votato contro. Prima del voto il capogruppo dem, Giuseppe Lupo, ha chiesto a Musumeci di prendere atto di non avere una maggioranza e di dimettersi.
Il Def regionale torna in commissione Bilancio. Un segnale chiaro quello mandato al governo Musumeci costretto già a congelare la manovra finanziaria prorogando di un mese, fino al 30 aprile, l’esercizio provvisorio che scade il 31 marzo. Il ddl di proroga deve ancora passare al vaglio dell’Ars in un clima per il governo pesante, senza maggioranza e con mal di pancia evidenti nella coalizione di centrodestra.

“Abbiamo il diritto di sapere come il presidente Musumeci intende continuare a governare la Sicilia senza una maggioranza parlamentare”. Lo ha detto Nello Dipasquale, parlamentare regionale del PD e deputato segretario dell’Ars, nel corso del dibattito d’aula sul Documento di Economia e Finanza Regionale.

“Ogni provvedimento portato all’esame dell’aula – ha aggiunto Dipasquale –  fa emergere un elemento: manca del tutto un progetto di sviluppo della Sicilia. Il presidente della Regione prenda atto del fallimento del suo mandato elettorale: c’è uno stallo evidente e le conseguenze rischiano di gravare esclusivamente sui siciliani. Il PD era e resta opposizione – ha concluso – e non è disposto ad essere il capro espiatorio”.

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