Colpi di arma da fuoco contro l’auto dell’imprenditore Giacomo D’Alì

Alcuni colpi di pistola sono stati esplosi contro l’auto dell’imprenditore trapanese, Giacomo D’Alì Staiti, al vertice di Sosalt e di Ati Sale, con sedi oltre che in Sicilia, anche in Sardegna e in Puglia. È proprio qui che, mercoledì scorso, mentre stava percorrendo la strada provinciale che collega Barletta con Margherita di Savoia, la sua auto è stata affiancata da un’altra vettura da cui sono partiti alcuni colpi di arma da fuoco.

“Siamo vicini al collega e amico Giacomo D’Alì Staiti per l’inquietante vicenda di cui è stato vittima”, afferma il presidente di Sicindustria Trapani, Gregory Bongiorno. “La scelta di fare l’imprenditore – aggiunge Bongiorno – è già difficile a causa dei mille ostacoli che si incontrano quotidianamente. In questo contesto il peso della criminalità organizzata è davvero un fardello che non si può sopportare. Il collega Giacomo D’Alì Staiti, che è anche il vicepresidente di Sicindustria Trapani, oggi si trova ad affrontare un grave attacco intimidatorio, ma potrà contare oltre che sul supporto fondamentale delle forze dell’ordine, anche sulla nostra vicinanza e solidarietà. So bene cosa significhi ribellarsi ai condizionamenti malavitosi e, per questo, saremo al fianco di Giacomo con una determinazione ancora più grande”.

Giacomo D’Alì era in Puglia e viaggiava in compagnia del figlio

Le indagini  da parte delle Forze dell’Ordine sull’inquietante episodio, sulla strada provinciale 141, che collega Barletta a Margherita di Savoia. Vittima il presidente della Atisale spa, società proprietaria delle Saline, Giacomo D’Alì Staiti: l’auto aziendale sulla quale viaggiava, in compagnia del figlio, sarebbe stata raggiunta da alcuni colpi di arma da fuoco, esplosi da una vettura in corsa.

I proiettili avrebbero colpito le ruote della macchina, fortunatamente senza ulteriori conseguenze.
Ignoti al momento gli autori di quello che potrebbe essere un attentato intimidatorio nei confronti dell’imprenditore di origini siciliane.

Non è escluso che il gesto possa essere legato alle vicende che negli ultimi tempi coinvolgono la più grande salina d’Europa, che ha sede a Margherita di Savoia, il cui assetto societario appare quanto mai incerto. Un colosso francese nel campo del sale si sarebbe infatti interessato al controllo dell’azienda, suscitando la preoccupazione di molti lavoratori, in ansia per il loro futuro occupazionale.

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Giovanni Megna