Commercialisti “liberare i sei miliardi nei cassetti fiscali delle banche”

Serve liberare i sei miliardi di crediti che sono nei cassetti fiscali delle banche e che derivano dai bonus fiscali delle scorse manovre finanziarie. Lo ha chiesto il presidente dell’ordine dei commercialisti di Palermo, Nicolò La Barbera, nel corso di un suo intervento al convegno su “Le Novità della Legge di Bilancio 2023” che è stato organizzato all’Hotel Astoria di Palermo in collaborazione con la Saf, la Scuola di alta formazione degli Ordini dei commercialisti della Sicilia, guidata dallo stesso La Barbera, dal Coordinamento degli Ordini della Sicilia ed Eutekne e che ha visto la partecipazione di oltre 500 professionisti. “La rimodulazione dei bonus edilizi al 90% credo che possa portare un vantaggio che è quello di avere molta più attenzione da parte dei committenti che ora dovranno compartecipare alle spese”, ha spiegato La Barbera, “quello che chiediamo è una serenità nel potere scontare questi crediti a tassi ordinari. In questo momento il mercato presenta tassi che sono fuori da ogni logica e difficoltà incredibili dovuti ai cassetti fiscali delle banche che sono già pieni. Serve lavorare per trovare nuove opportunità per lo smobilizzo di questi crediti che ammontano a circa sei miliardi. A quel punto il mercato crediamo che possa abbassare gli oneri finanziari per rendere moneta liquida i crediti presenti nei cassetti”.

Il confronto con 500 professionisti

Il convegno è stata l’occasione per fare il punto sulle novità introdotte dalla manovra finanziaria con la relazione di Ernesto Gatto, componente del consiglio dell’ordine dei commercialisti di Palermo e delegato alla formazione che ha affrontato, di fronte ad una platea di 500 professionisti, le norme contenute nella legge nazionale dall’estensione della flat tax a tutti provvedimenti che disciplinano la “pace fiscale”, dai crediti di imposta per l’energia e il gas, alla proroga del credito di imposta per il Mezzogiorno. “Una norma”, aggiunge La Barbera, che è stata “fortemente richiesto da noi, fondamentale per lo sviluppo economico del nostro territorio. Continuo a ribadire che più di un bonus è un risarcimento per l’oggettiva difficoltà di svolgere l’attività imprenditoriale in sicilia e nel sud in particolare”.

Le prossime tappe

Il corso sarà replicato in tutta la Sicilia. Queste le date dei prossimi incontri: il 23 a Ragusa, il 27 a Siracusa, il 2 febbraio a Messina, il 3 ad Agrigento, il sei ad Enna e il 7 a Catania; l’8 a Marsala, il 9 a Caltagirone e il 10 chiusura a Patti.

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Antonio Giordano