Economia Sicilia

Coronavirus, commercialisti: “Sospendere termini per investimenti con fondi Ue”

Sospendere i termini per l’ultimazione degli investimenti attraverso i fondi PO FESR 2014/2020. A richiederlo è il coordinatore regionale degli Ordini dei Commercialisti, Maurizio Attinelli  riscrive al Governo regionale per chiedere la sospensione dei termini a causa dell’emergenza coronavirus che sta mettendo in ginocchio le aziende.

Nel corso di realizzazione dei progetti, più volte le imprese sono state costrette a sopportare degli stop nei processi di erogazione dei contributi, tanto delle anticipazioni quanto degli acconti per S.A.L. (Stati Avanzamento Lavori). Quasi sempre, queste interruzioni sono state imputabili a procedure “ragionieristiche” della Regione Siciliana dovute allo strumento di bilancio (sia bilancio 2019 sia 2020, peraltro ancora in corso) o comunque a fattori esterni all’Assessorato (Vedi istruttoria Corte di Conti). Più sparute sono state quelle imputabili agli eccessivi carichi di lavoro dei funzionari. In questi ultimi casi, infatti, l’encomiabile lavoro svolto da alcuni di loro, ha permesso di rendere meno gravi i ritardi nei pagamenti.

Emergenza coronavirus: l’appello di Attinelli

“Nel momento in cui scriviamo – si legge nella nota firmata da Attinelli e inviata a all’assessore e ai dirigenti del settore Attività Produttive, si registra una totale assenza di erogazioni degli acconti per S.A.L. che per anticipazione per tutte quelle aziende che ne hanno fatto richiesta sul finire del 2019 e per tutto il primo trimestre 2020. Stessa cosa era successa sul finire del 2018 e inizio 2019. In quell’occasione, tuttavia, vi era una “attenuante” sostanziale e fondamentale. Le aziende, fresche firmatarie di convenzione, avevano di fronte l’intero periodo di realizzazione del programma finanziato. Oggi è diverso. Oggi le imprese vivono la drammatica condizione di aspettare le erogazioni bloccate da 90/100 giorni e, per molti di loro, l’approssimarsi della tagliola del termine ultimo per realizzare gli investimenti.

La Conferenza dei Commercialisti della Regione Siciliana ha più volte sollecitato un differimento dei termini quasi automatico. Un differimento, cioè, che Conferenza degli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Sicilia poteva essere automaticamente fruito al verificarsi alternato o cumulato di due condizioni (aver richiesto già l’anticipo, o aver realizzato e indicato nei monitoraggi una certa percentuale del progetto). Oggi, però si aggiunge un nemico invisibile contro cui combattere: Il «Covid 19» meglio e tristemente noto come coronavirus.

Coronavirus: la perdita secca di fatturato

Maurizio Attielli

Le imprese, e tutto il tessuto imprenditoriale dell’intera nazione a causa dell’emergenza Coronavirus, registrano quotidianamente una perdita secca di fatturato. La Sicilia, già penalizzata per i ritardi atavici nel suo sviluppo ne paga le conseguenze a caro prezzo. Non sono solo le imprese turistiche e della Ristorazione a soffrirne, anche se queste forse nella misura maggiore o più tangibile, soffrono tantissimi settori produttivi. Le imprese impegnate nella realizzazione dei progetti, aggiungono alle difficoltà già citate anche questo nuovo fattore di rischio. La perdita di fatturato. Ciò implica da un lato, la riduzione di liquidità disponibile per la realizzazione dei progetti, dall’altro una ben più grave preoccupazione: la sopravvivenza dell’azienda stessa”.

Da qui quindi la richiesta di fare: la sospensione di un anno di tutti i termini inerenti il programma di investimento. Ciò darebbe una certezza e una speranza alle imprese. La certezza di non perdere gli impegni sin qui profusi per la realizzazione degli investimenti. E la speranza che, una volta terminata la crisi coronavirus, ritroverebbero quel mercato per adesso perso.

“Si evidenzia- scrive Maurizio Atttinelli- che la sospensione dei termini di un anno non pregiudicherebbe, inoltre, la tempistica di rendicontazione prevista dei fondi FESR della Regione Sicilia alla Commissione Europea, rientrando tale sospensione nei tempi già previsti per la rendicontazione, che ad oggi, risulta essere il 31/12/2023”

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