Economia Sicilia

Coronavirus, pagamenti bloccati, le imprese siciliane in rivolta

Uffici chiusi, pagamenti bloccati, imprese in rivolta. La denuncia parte da Gianfranco Caccamo, presidente reggente di Sicindustria Caltanissetta: “L’Anas e il Consorzio autostrade siciliane hanno sospeso l’attività degli uffici amministrativi. Il risultato è che le nostre imprese hanno fornito un servizio, hanno emesso la fattura, ma non ricevono il pagamento”.

Caccamo sottolinea anche che: “In condizioni normali questo è un disservizio gravissimo. Ma in questo periodo – con l’economia globale congelata – diventa indegno e inaccettabile”.

Oltre al danno la beffa, dice il presidente reggente di Sicindustria Caltanissetta. Da un lato l’esecutivo promette misure a favore delle imprese, dall’altro la pubblica amministrazione chiude i rubinetti dei pagamenti.

“Capiamo – conclude Caccamo – che il momento è difficilissimo per tutti. Ma a noi sta a cuore la sopravvivenza delle aziende. Ognuno deve fare la propria parte. Sollecitiamo Anas e Cas a trovare la soluzione nel più breve tempo possibile prima che sia troppo tardi”.

ANAS PRECISA: NESSUNA SOSPENSIONE DEI PAGAMENTI

In relazione alle dichiarazioni di Sicindustria Caltanissetta, si precisa che non c’è alcuna sospensione dei pagamenti. Anas paga i propri fornitori in linea con i tempi previsti dalle norme.
La chiusura al pubblico delle sedi fino a domani, mercoledì 18 marzo, mantenendo comunque presidi per la gestione delle urgenze, risponde alla imprescindibile necessità di contenere la diffusione del coronavirus, come previsto anche da chiare disposizioni governative.
Si precisa inoltre che Anas ha predisposto un piano per consentire nel più breve tempo possibile la riorganizzazione di tutte le funzioni aziendali, prevalentemente in modalita smartworking.

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