Economia Sicilia

Covid, verso un nuovo modello di valutazione del rischio

 Istituto superiore della Sanità (Iss) e tecnici delle Regioni al lavoro sul possibile nuovo modello di valutazione del rischio del contagio, che domani dovrebbe essere esaminato nell’incontro tra Governo e Regioni. Sul tavolo ci sarebbe la revisione di due indicatori: l’Rt ospedaliero e l’incidenza dei casi di infezione da Covid.

Il passaggio in zona ad alto rischio avverrebbe se il livello di occupazione di area medica ospedaliera e area intensiva arrivasse rispettivamente al 30% e al 20% (ora al 40 e al 30). Tre le fasce di incidenza: quella a maggior rischio sarebbe fissata a partire da 150 casi su 100mila persone. 

Il Pd è favorevole a discutere nella prossima cabina di regia di riaperture, se i numeri migliorano e se la campagna vaccinale prosegue a ritmi serrati. E’ quanto si apprende da fonti dem dopo la riunione di oggi a Palazzo Chigi sul dl sostegni bis.

“I dati positivi dimostrano che la linea della prudenza è la sola strategia per contenere il Covid 19 e battere la pandemia, insieme alla campagna di vaccinazione. Quella linea non va abbandonata. Sarebbe un grave errore.” Lo sottolineano fonti di Leu.

Riaprire ciò che ancora è chiuso, stop coprifuoco alle 22, serrande alzate nei centri commerciali anche nel fine settimana, via libera alle cerimonie, impianti sportivi attivi a partire dagli stadi. Sono solo alcune delle richieste del centrodestra di governo e contenute in una mozione presentata al Senato.

L’obiettivo – informa la Lega – è quello di imprimere un’accelerata alla riapertura in sicurezza di tutte le attività e alla conseguente ripresa economica del Paese.

Il ministro Maria Stella Gelmini, a quanto si apprende da fonti di governo, durante la riunione a Palazzo Chigi ha posto il tema delle riaperture e della revisione del coprifuoco. La delegazione di Forza Italia al governo chiede che il tagliando all’ultimo decreto Covid venga fatto questa settimana. La stessa richiesta è stata avanzata, si apprende dalle stesse fonti, anche dai ministri Giancarlo Giorgetti e Elena Bonetti
    

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