Credito: crescono i risparmi delle famiglie, calano i prestiti alle imprese

Nel 2018, sono cresciuti i risparmi (depositi) bancari di famiglie e imprese siciliane rispetto al 2017. Sono diminuiti, invece, i prestiti e i mutui (impieghi) concessi alle aziende, confermando il trend dell’anno precedente. Sono alcuni dei dati del Rapporto annuale sul credito dell’anno 2018 elaborato dall’Osservatorio regionale sul credito, a cura del dipartimento delle Finanze (servizio credito), che il vicepresidente e assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ha presentato stamattina alla stampa.

Il Rapporto annuale è una fotografia dell’andamento bancario – annualmente diramata dall’assessorato – dell’articolazione territoriale degli istituti di credito allocati nelle varie province, dei depositi e dei prestiti concessi ai vari settori produttivi e alle famiglie siciliane. Mette in relazione i dati siciliani con quelli nazionali.

Nel dettaglio, dal Rapporto è emerso che i risparmi di famiglie e imprese (depositi bancari) sono aumentati (59 miliardi 930 milioni), nello stesso periodo del 2017 si attestavano a 59 miliardi.

Per quanto riguarda, invece, i cosiddetti impieghi (mutui, carte di credito, prestiti, operazioni di factoring, leasing finanziario) rilasciati dalla banche, nel 2018 è confermato il trend che vede i prestiti in diminuzione (57 miliardi, 882 milioni, contro i 61 miliardi del 2017).

Anche le sofferenze bancarie (procedura utilizzata dalle banche costrette ad agire legalmente quando i crediti diventano inesigibili) risultano in calo, anche se in Sicilia il rapporto tra sofferenze e impieghi è più elevato rispetto alla media nazionale, con un valore del 10,1 per cento rispetto al 5,8 per cento nazionale, con uno scarto in aumento di 4,3 punti percentuali.

Tale divario riguarda anche il rapporto sofferenze/impieghi relativo alle imprese, laddove il dato regionale è del 16,2 per cento contro quello medio nazionale del 10 per cento, con uno scarto in aumento di 6,2 punti percentuali.

L’assessore all’Economia, nel rilevare la ripresa del cosiddetto drenaggio (raccolta di fondi provenienti dai depositi e utilizzati all’esterno) ha chiesto alle banche che operano in Sicilia “un maggiore impegno per i finanziamenti alle imprese e alle famiglie”.

Per quanto riguarda, infine, l’articolazione strutturale territoriale, a dicembre 2018 l’insieme delle banche aventi sede legale in Sicilia è pari a 23, costituito da 20 banche di credito cooperativo, 1 società per azioni e 2 banche popolari, per un totale di 286 sportelli.

Le altre banche presenti nella regione, ma aventi sede legale fuori dall’isola, hanno 1011 sportelli. A dicembre 2018, ha, quindi, operato in ambito regionale un totale di 1297 sportelli bancari.

 

 

 

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