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Efficientamento energetico in Sicilia: a febbraio i primi bandi

Palermo – Un totale di 559 milioni di euro per l’efficientamento energetico in Sicilia. A tanto ammonta la dotazione finanziaria del Po Fesr 2014-2020 e nei prossimi mesi il Dipartimento Energia della Regione siciliana pubblicherà i primi bandi. Si partirà, entro la prima metà di febbraio, con le misure relative alle “diagnosi energetiche”, passaggio propedeutico per poter accedere agli altri finanziamenti.

Ad annunciarlo, oggi pomeriggio, a Palermo, l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, in occasione di un incontro in Sicindustria con il presidente della Piccola industria e delegato di Sicindustria per l’Energia, Giorgio Cappello, e una delegazione di imprenditori. “A breve – ha detto l’assessore – pubblicheremo un bando che consentirà di co-finanziare le spese necessarie alla diagnosi energetica e ai sistemi di gestione con certificazione 50001, che rappresentano uno dei pre-requisiti per l’accesso agli interventi dell’asse 4 del PoFesr. Un co-finanziamento fino al 50%, di cui metà a carico della Regione e metà di competenza del ministero per lo Sviluppo economico”.

“Far partire i bandi sull’efficientamento energetico – ha detto Cappello – significa creare le condizioni di sviluppo delle imprese in ottica 4.0. Questi fondi potranno fare da leva per rimettere in moto l’economia dell’Isola con investimenti sia pubblici sia privati. Il tema energetico, in Sicilia, è particolarmente urgente visti i costi che le imprese sono costrette a sostenere. Basti pensare che le piccole imprese italiane sono in testa nella classifica del costo dell’energia elettrica dell’Eurozona e che quelle siciliane hanno il primato in termini di spesa rispetto al resto del Paese. È evidente – ha aggiunto Cappello – il gap competitivo per le imprese che competono ormai con un mercato globale”.

All’incontro hanno partecipato anche il presidente della Commissione Attività Produttive, Giuseppe Laccoto, il dirigente generale del Dipartimento Energia, Domenico Armenio, e il capo di gabinetto, Bartolomeo Brocco.

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Mirko Sapienza