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Fondi Ue, Cancelleri a Musumeci: “Si faccia spiegare dai suoi cosa hanno certificato”

“Comprendiamo perfettamente che il presidente Musumeci voglia fare il parafulmine degli errori commessi dagli assessorati guidati dagli uomini e le donne che gli hanno imposto i partiti. Noi, purtroppo per lui però, i dati sulla programmazione dei fondi europei sappiamo leggerli e certificano il fallimento di ciascun dipartimento regionale. Hanno infilato roba vecchia e grandi opere per completare il compitino”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri e Luigi Sunseri a proposito della dichiarata certificazione degli impegni di spesa di fondi europei da parte del presidente della regione Musumeci.

“Il presidente – spiegano i deputati –  si faccia spiegare dal suo dirigente generale alla programmazione Tornabene come sono riusciti a certificare i fondi. Poi analizzi il risultato di ogni dipartimento e certifichi piuttosto il fallimento dei suoi assessori, da Turano a Cordaro e Falcone. Noi e il ministro Lezzi diciamo le stesse cose sul risultato, fino a qualche mese fa insperato, raggiunto. Possiamo però contestare la qualità della spesa, cioè come abbiamo speso questi fondi, spesso per nulla di concreto e tangibile per il territorio, per le imprese e lo sviluppo. I dipartimenti non hanno raggiunto tutti gli obiettivi di spesa previsti e molti sono notevolmente al di sotto dei target intermedi. Ad esempio la Spesa complessiva certificata, per le azioni dell’Asse prioritario OT 3, quello che in sostanza serve a promuovere la Competitività delle Piccole e Medie Imprese, attivate dal dipartimento Attività Produttive, al 31 dicembre 2018 0 euro!”. 

“Il ministro Lezzi – sottolinea Cancelleri – ha dato una grande dimostrazione di correttezza politica. Ha indossato la maglia della Sicilia evitando che la pericolosa inazione dell’entourage di Musumeci potesse penalizzare ancora questa regione, ma chiaramente non possiamo sperare ancora in soccorsi dall’alto”. Preoccupato l’europarlamentare M5S Ignazio Corrao che, da Bruxelles rilancia: “Soltanto grazie al governo nazionale targato M5S – spiega Corrao – la Regione non ha subito la bocciatura che merita, ma è praticamente rimandata a fine anno prossimo, quando tutti i nodi verranno al pettine. Questo governo regionale, frutto di uomini e donne suggeriti dai vecchi partiti, hanno di fatto tolto risorse alla ricerca e allo sviluppo, veri moltiplicatori dell’economia. La Sicilia continua a perdere opportunità ogni giorno perché le risorse non vengono spese in maniera programmata. In pratica, Musumeci fa da parafulmine all’inconsistenza che lo affianca. Solo chi non conosce bene la programmazione europea e le sue dinamiche sa infatti che la programmazione 2014-2020 ha notevoli differenze di certificazione rispetto al passato. Le dichiarazioni spocchiose del governatore che vanta di non aver perso i soldi, fanno quindi sorridere chi ha competenza in materia, dato che adesso bisogna raggiungere gli obiettivi sia monetari che fisici anno per anno con i target intermedi, cosa che oggi, come ci hanno sottolineato le interlocuzioni con la Commissione Europea – conclude Corrao – non è stata fatta”.

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Giovanni Megna