Internazionalizzazione: a ottobre la Sicilia va a Chendu, Mynyang e Quingdao

Chendu, Mynyang e Quingdao sono le destinazioni della prossima missione della Regione siciliana nell’ambito delle iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese, in programma per fine ottobre 2017. All’ordine del giorno, l’individuazione di imprese interessate a lavorare con partner cinesi negli ambiti descritti, la collaborazione tra incubatori di imprese siciliane e cinesi per stimolare progetti congiunti di ricerca applicata a imprese e tra università e centri di ricerca, anche in un’ottica integrata tra le quattro università.

“Un’attenzione particolare – ha concluso Lipari – va destinata alla richiesta cinese di avere un collegamento aereo diretto con la Sicilia, richiesta cui stiamo cercando di dare risposte concrete in tempi rapidi”. Le attività della Regione Siciliana con la Cina e in particolare la 12a “EU-China Business and Technology Cooperation Fair – Chengdu e Quingdao – Ottobre 2017”, sono state illustrate nei giorni scorsi a Caltanissetta da Tiziana Lipari, responsabile dello Sportello regionale per l’internazionalizzazione (Sprint Sicilia). “La collaborazione tra Italia e Cina nasce nel 2014 in occasione della visita del Presidente cinese e prende forma in occasione di Expo 2015, con la presenza di oltre 100 operatori cinesi che fanno tappa prima a Milano e poi a Palermo.

Nel 2016, a seguito della visita istituzionale del governo regionale in Cina, ci è apparso chiaro l’interesse della Cina a collaborare con la Sicilia, tra gli altri, nei settori del turismo e nello sviluppo degli scambi tecnologici e culturali con l’università e il trend è ancora migliore. Il dato 2016, infatti, ha visto un incremento del 31% e, nel 2017, l’aumento è del 64%, esclusi i prodotti petroliferi. In particolare, gli scambi sono cresciuti per i prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, le materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie, medicinali e preparati farmaceutici, componenti e schede elettronici, frutta e ortaggi lavorati e conservati, bevande e altri prodotti alimentari.
I bandi del Po Fesr 2014-2020 in programmazione, in tema di internazionalizzazione, sono stati illustrati da Rosario Di Prazza, dirigente del Servizio 4.S Internazionalizzazione, Attività promozionale e PRINT, del Dipartimento regionale Attività Produttive. In particolare, l’Azione 3.4.1, il cui avviso pubblico è previsto ad agosto, è finalizzata a “progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale” e ha una dotazione di 34,1 milioni di euro. L’azione darà vita a specifici progetti Integrati in ambito di food, fashion, sistema casa e nautica, in cui la Regione siciliana avrà ruolo di regia, offrendo alle imprese che intendano muoversi sui mercati internazionali servizi che includono scouting, missioni esplorative, missioni di outgoing e incoming, servizi di orientamento, partecipazione a manifestazioni fieristiche, cicli di seminari e workshop, azioni di visibilità su media/reti commerciali estere ed eventi di partenariato internazionali. A breve le prime imprese partiranno per alcune fiere internazionali.

Anche l’’Azione 3.4.2 ha una dotazione di 34,1 milioni ed è destinata all’acquisto di servizi di supporto all’internazionalizzazione da parte delle PMI, singole o aggregate. Le imprese verranno accompagnate nel proprio percorso di internazionalizzazione (ad esempio specifiche analisi di mercato e business scouting sui mercati esteri, ecc.) e di sostegno per l’accesso ai mercati (ad esempio certificazione di prodotto, questioni legali, doganali e fiscali, consulenza per la partecipazione a gare internazionali, consulenze relative alla proprietà intellettuale, ecc.). I finanziamenti, per l’80% a fondo perduto, potranno raggiungere 100mila euro per le aziende singole e 200 mila per i raggruppamenti di imprese.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha ribadito il proprio interesse per gli incontri territoriali: “Abbiamo voluto avviare un piano di dialogo locale, che tocchi ogni territorio, perché vogliamo che la nuova programmazione europea non sia calata dall’alto ma, sulla base dei confronti, sia quanto più efficace possibile. Questa nostra attività è in linea con l’idea di eliminare progetti faraonici, spesso non realizzabili, della scorsa programmazione, in favore di progetti più contenuti, ma cantierabili., che ci hanno portato ad una spesa di oltre 96%. La nostra è una programmazione europea democratica ed efficace – ha concluso.

Gli incontri territoriali riprenderanno a settembre, il 4 a Piazza Armerina (EN), dove saranno illustrati gli interventi relativi a Turismo e cultura (Ot6) e il 7 a Catania, dove sarà presentato il Piano regionale dei trasporti e saranno illustrati gli interventi su Trasporti e infrastrutture di Ot4 e Ot7.

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Giovanni Megna