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Le difficoltà dell’economia italiana durante il periodo dell’epidemia

L’epidemia di coronavirus ha rappresentato un momento molto difficile per il sistema economico del nostro Paese. Anche i mercati finanziari globali sono stati scossi dai risvolti che ha avuto la pandemia. Basti pensare, in questo senso, che proprio nel periodo della massima diffusione dei contagi, con il lockdown e la chiusura di molte attività, la Borsa italiana ha perso più del 25%. Gli esperti dicono che a poco a poco la situazione si potrà risanare, ma sicuramente le previsioni di crescita affermano che l’impatto della pandemia sull’economia non potrà non avere delle conseguenze importanti. Ci sono quindi diverse ricerche che cercano di comprendere quali siano i fattori in grado di migliorare la capacità di risposta delle imprese. Approfondiamo di più l’argomento.

Durante la pandemia un cambio delle abitudini

Durante la pandemia sono cambiate le abitudini degli italiani con dei risvolti economici da non sottovalutare. Infatti molti hanno cercato di far fruttare il loro capitale consultando la lista broker Forex 2020 e cercando di investire in questo ambito.

D’altronde il mercato Forex è aperto 24 ore al giorno, mettendo a disposizione un’alta flessibilità. È molto facile iniziare a fare trading Forex, perché per aprire un conto bastano soltanto piccole cifre.

I nostri connazionali si sono resi conto che bisognava trovare una risposta alla crisi e, sfruttando le possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dall’accesso ad internet, hanno saputo trovare nuove strade per le loro risorse economiche.

Le imprese familiari sono andate meglio

Quindi, anche in un ambito di crisi generalizzata, si sono cercati tutti i rimedi necessari per sfuggire alle difficoltà. Ma come si sono comportate le imprese in maniera dettagliata? L’analisi dei dati a disposizione mette in evidenza che le imprese familiari sono andate meglio.

Il motivo di tutto ciò è da ricercarsi nel comportamento degli azionisti. In particolare si è svolta un’analisi che ha coinvolto circa 350 aziende quotate in Italia tra il mese di gennaio e la fine del mese di aprile.

Si sono considerati i prezzi delle azioni ogni giorno e si è visto che in media le imprese familiari hanno avuto la possibilità di realizzare una performance di 8 punti in più rispetto a quella delle imprese non familiari.

Tra l’altro è un dato molto importante il fatto che questi risultati non siano influenzati da altri fattori, come per esempio lo stato della redditività prima della pandemia.

La ragione di questo successo va rintracciata soprattutto nel fatto che le imprese proprietarie familiari tendono a progettare nel lungo periodo e fanno riferimento alle loro scelte economiche anche in base ad un attaccamento socio-emotivo al loro business.

La reazione dei mercati azionari durante la pandemia

Sui mercati azionari si è avuto una sorta di vero e proprio shock in risposta alla situazione generalizzata di crisi generata dalla pandemia. In particolare la crisi ha riguardato il lato dell’offerta. Tutto ciò è accaduto perché si è manifestata una certa difficoltà nel reperimento di beni intermedi e si è avuto un aumento dell’incertezza, con ricadute complessive che si sono dimostrate negative anche sul lato della domanda.

Adesso gli esperti stanno cercando di interrogarsi su quale sarà il futuro dell’economia in Italia, ma le previsioni indicano che il PIL nel corso di quest’anno subirà una contrazione che sarà pari circa al 9%.

Sicuramente si dovranno intercettare nuove risorse e si dovrà puntare sulla qualità dell’intrecciarsi di vari fattori, perché anche i mercati finanziari possano riprendere, dando un nuovo respiro all’economia del nostro Paese.

Ancora una volta a giocare un ruolo importante saranno le imprese, che, con le loro scelte in termini economici, potranno contribuire ad una riduzione della percezione del rischio che si è manifestato durante il periodo più intenso della pandemia.

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