Palermo, Unicredit finanzia la Sartoria sociale 3D

Palermo – E’ stato presentato oggi a Palermo il  progetto “Sartoria Sociale 3D” realizzato dalla cooperativa sociale Al Revés con il contributo economico di UniCredit. In dettaglio la cooperativa ha acquistato, con il contributo economico della banca, una stampante 3D, un computer e alcuni arredi d’ufficio al fine di poter sviluppare il settore della graphic design e poter realizzare elementi tridimensionali.

Roberto Cassata con Biagio Conte

“La donazione della banca – ha sottolineato Roberto Cassata, Responsabile Sviluppo del Territorio Sicilia di UniCredit – è finanziata da una carta di credito, la ‘UniCreditCard Flexia Classic E’, che raccoglie il 2 per mille di ogni spesa effettuata dai clienti, alimentando così un fondo che la Banca destina ad iniziative di solidarietà nel territorio. Dal 2011 ad oggi in Sicilia, attraverso questo normale prodotto bancario, la banca ha assegnato oltre un milionecentomila euro a 109 onlus che operano nell’isola. Per UniCredit essere banca del territorio significa anche fornire un contributo concreto alle necessità delle comunità nelle quali la Banca opera supportando il mondo del sociale e del volontariato. E in Sicilia questo mondo è fatto di tante realtà di assoluto livello”.

La Cooperativa Al Revés ha la missione di sviluppare impresa sociale per favorire l’inclusione socio-lavorativa di persone svantaggiate. Ha al suo attivo la Sartoria Sociale, una start-up d’impresa nel campo del riciclo tessile e sartoriale, oggi impegnata nell’implementazione delle attività di comunicazione e marketing dei propri prodotti e servizi e nella progettazione di uno spazio vendita di e-commerce. La Cooperativa ha accolto, formato e seguito oltre 70 utenti, tra cui detenuti, immigrati, donne in difficoltà, tossicodipendenti e persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.

“Il disagio delle persone, oggi, – ha dichiarato Rosalba Romano, Responsabile del progetto Sartoria sociale 3D – ha bisogno di esprimersi in spazi di incontro che costruiscano un fare condiviso, una reciprocità ed una proiezione verso il futuro. Grazie al contributo di UniCredit ed alla rete con altre realtà locali, abbiamo potuto proiettarci verso la sperimentazione di un artigianato digitale che sosterrà la formazione di alcuni giovani svantaggiati verso competenze spendibili concretamente.”

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