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Il passo del gambero della Camera di commercio del Sud-Est: insediamento consiglio rinviato al 28 febbraio

C’è chi lo ha definito il passo del gambero delle Camere di commercio siciliane. Quando la strada sembra già tutta fatta con passetti, anche piccoli, in avanti ecco che arrivano altri passi indietro. Come il gambero appunto. E così è accaduto anche stavolta con la Camera di commercio del Sud Est dell’isola che comprende Catania, Ragusa e Siracusa.

Il fine settimana, in questo caso, è stato surriscaldato dalle polemiche e dall’annuncio fatto dal presidente nazionale di Unioncamere Ivan Lo Bello di andare dai magistrati: “Nella procedura per la formazione della nuova Camera di Commercio del sud-est si è consumata all’evidenza, una serie continuata di macroscopiche condotte di reato, con la conseguenza che l’esito dell’iter viene a configurare una clamorosa turbativa della procedura ad evidenza pubblica. Non è dato comprendere quale sia stato e sia il ruolo del presidente Crocetta, il quale un giorno chiede controlli accurati, mostrando di conoscere i reati consumatisi, salvo poi accettare che i controlli fossero affidati a chi è accusato di non avere rilevato i falsi consumati da alcune associazioni, un altro giorno promette una commissione di garanzia da affidare ad un alto magistrato, salvo poi revocare senza spiegazioni la decisione, ed ancora sulla stampa dichiara di volerci vedere chiaro ma nel frattempo emette il decreto che consacra i reati denunciati». Secondo Lo Bello è «paradossale ed emblematico», che Crocetta, «nonostante l’udienza già fissata a brevissimo per il prossimo maggio, innanzi al Tar di Catania, non ritenga di sospendere l’insediamento del consiglio pur in assenza di qualunque presupposto di urgenza e indifferibilità”.

Il tutto scatenato dall’annuncio dell’insediamento del consiglio della Camera che avrebbe dovuto eleggere il primo presidente della nuova Camera della Sicilia orientale. Un passo avanti azzerato alla vigilia (oggi) dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta il quale ha comunicato che, con una nota inviata dall’assessore Mariella Lo Bello al Ministro dello Sviluppo Economico, è stata rinviata al 28 febbraio prossimo la riunione di insediamento della Camera di Commercio Catania, Ragusa, Siracusa, al fine di acquisire il parere del Ministero sulla possibilità di dare autonomia a Siracusa. “Nella nota – afferma il presidente – l’assessore precisa che la richiesta di accorpamento di Siracusa a Catania, è stata effettuata dai rappresentanti Ivan Lo Bello e Roberto Rizzo in data 21/02/2015 e che su indicazione dei medesimi, è stato nominato dal ministero, l’attuale segretario camerale Alfio Pagliaro, al quale sono stati attribuiti tutti i poteri consentiti per la verifica degli iscritti. Negli incontri avuti con Confindustria – aggiunge il presidente – ho sempre manifestato l’inopportunità di procedere a tale accorpamento. La Regione, dunque, si è adeguata alle richieste di tutte le categorie di Siracusa”. E poi aggiunge: “Ci fa piacere che i proponenti l’accorpamento abbiano cambiato tardivamente idea, ma non possono attribuire responsabilità alla Regione, né sui controlli che sono stati realizzati da un commissario scelto su loro indicazione, né sull’accorpamento che è stato proposto dai medesimi. Ovviamente noi non siamo interessati a prorogare all’infinito la gestione commissariale, le Camera di Commercio devono essere gestite dai rappresentanti previsti dalla legge. Pertanto la richiesta al Ministero è per verificare se ci sia la possibilità di accorpamento parziale tra Catania e Ragusa e procedere all’avvio della procedura per Siracusa. In caso di favorevole risposta da parte del ministero, procederemo. Tutta la corrispondenza con le categorie e gli imprenditori, – conclude Crocetta – verrà trasmessa alla procura della Repubblica, perchè possa fare tutte le verifiche”.

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Giovanni Megna