Quote tonno, la Tonnara di Favignana chiude causa “decreto”

Quote tonno: ad appena un mese dalla storica riapertura, la tonnara di Favignana chiude i battenti arrecando un grave danno economico alla Nino Castiglione, l’azienda trapanese a cui è stata affidata l’attività dell’impianto e che ha già investito nell’iniziativa circa un milione di euro, creando oltre 50 posti di lavoro.

Alla base della decisione, il decreto del Ministero delle politiche agricole che ha cambiato in corsa le regole del gioco. Con la pubblicazione del D.M. n. 235 del 30 maggio 2019, in soli due articoli, il Ministero ha, di fatto, ribaltato il contenuto del precedente decreto di assegnazione delle quote tonno, assegnando alla tonnara di Favignana appena 14 tonnellate sulle già esigue 357 a disposizione dei cinque impianti italiani. Una quantità assolutamente insufficiente per la sostenibilità economico finanziaria delle attività di pesca.

“Chiederemo al ministro – dichiara Gregory Bongiorno, vicepresidente di Sicindustria – un provvedimento urgente per scongiurare gli effetti catastrofici del decreto emanato ieri. Curioso che il principio di equità, sottolineato più volte nelle premesse del decreto, venga poi usato per giustificare un’assegnazione tardiva e che penalizza soltanto la Sicilia. Infatti, alle aziende sarde sarà assegnata una quota per circa 340 tonnellate a fronte delle 14 tonnellate assegnate alla Sicilia”.

Quote tonno, Ignazio Corrao (Cinque Stelle): “Modificare decreto”

“Chiedo l’intervento immediato del Ministro dell’Agricoltura Centinaio affinché ritiri e modifichi il decreto di assegnazione delle quote tonno. La ripartizione alla Sicilia delle quote tonno da parte del Ministero segue logiche folli ed evidentemente lontane dal buon senso. Fatto sta che non può essere uccisa così la storica tonnara di Favignana. Sono molto dispiaciuto del fatto che i cittadini favignanesi pur avendo riposto una grande fiducia anche in termini di consenso elettorale verso la Lega del Ministro Centinaio, oggi subiscano un danno proprio ad opera dei rappresentanti politici cui avevano riposto la loro fiducia”.
A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao a proposito delle quote di ripartizione della pesca del tonno che penalizzano la storica tonnara di Favignana.
“L’isola – spiega Corrao – aspettava da tempo il rilancio economico grazie ad un’attività millenaria come la pesca del tonno e l’impegno dell’azienda Castiglione aveva ridato speranza per la riapertura della tonnara dopo anni di stop. Il recente decreto che assegna solo 14 striminzite tonnellate alla tonnara di Favignana è di una gravità inaudita, perché ne decreta la fine immediata, a fronte di una quota precedentemente prevista di 84 tonnellate necessarie per la sostenibilità economico finanziaria”.
“Se non verranno presi provvedimenti immediati, investirò della questione direttamente la Commissione UE per valutare l’eventuale violazione del Regolamento UE che prevede l’assegnazione di quote che garantiscano la sostenibilità economica e finanziaria dell’attività di pesca della tonnara” – conclude l’eurodeputato M5S.

Quote tonno, Milazzo (Forza Italia): “Aumentarle per Favignana, non ridurle”

“La qualità e la quantità del tonno rosso in Sicilia non possono essere essere intaccate da un decreto ministeriale a trazione leghista, che assegna le quote individuali di cattura tra gli impianti di tonnare fisse, non tenendo conto dell’importanza che riveste per il nostro territorio, la Tonnara di Favignana. Nella campagna elettorale appena conclusa, ho fortemente trattato dell’argomento quote tonno, perché penso che in Europa, si debba tutelare un comparto che per l’economia isolana non è marginale. Piuttosto che ridurle, invocando principi di ripartizione equi, occorre incrementarle, attraverso serie azioni a tutela del pescato. Il mio impegno in Europa sarà in questa direzione, affinché non si pensi più alla Sicilia come terra di conquista, bensì come un’Isola da tutelare nelle sue tradizioni, anche e soprattutto per il comparto Pesca, contribuendo a debellare la minaccia delle frodi, che tanti danni arrecano alla salute e alla qualità del nostro tonno rosso”. A riferirlo è il Capogruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, on. Giuseppe Milazzo, circa la questione delle quote tonno avviata dal sottosegretario alle Politiche agricole, il leghista Franco Manzato”.

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