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Termini Imerese, il sindaco è indagato e si dimette

Il sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta, eletto in una lista civica di centrodestra, si è dimesso. La decisione è già stata ufficializzata. Il primo cittadino lascia la carica a quasi due anni dall’elezione,
avvenuta il 26 giugno del 2017.

Gli ultimi mesi per la città di Termini Imerese sono stati segnati da alcune inchieste giudiziarie condotte dalla locale Procura. In primo piano la nuova crisi provocata dagli arresti dei vertici della Blutec, la società che ha rilevato l’ex stabilimento Fiat. Poi l’inchiesta che ha coinvolto 96 politici, fra i quali proprio il sindaco di Termini Imerese, indagato per voto di scambio e peculato, quest’ultimo reato in relazione a un presunto uso privato dell’auto di servizio del Comune.

“Come sapete nei giorni scorsi ho ricevuto insieme a 96 persone un avviso di garanzia. Ad oggi non
ho avuto il tempo di acquisire la documentazione. Ho la coscienza a posto. Sono certo di dimostrare la mia estraneità dei fatti contestati. E mi sono dimesso con grande dolore visto che stavamo ottenendo ottimi risultati. Ma l’ho fatto perché così riuscirò meglio a difendermi da una serie di attacchi personali violenti di questi ultimi giorni. Devo ringraziare tutti gli assessori, i consiglieri comunali i dipendenti
comunali per il lavoro svolto”  ha detto il sindaco di Termini Imerese annunciando le sue dimissioni nel corso di una diretta Facebook.

“Ho grandissimo rispetto per la magistratura sia quella inquirente che giudicante. Non è una frase fatta. Sono avvocato e tornerò a fare l’avvocato. Non sono mai stato duro negli attacchi. Sono fatto così. Ho rispetto per la persona umana. Profondo rispetto. Quel rispetto che qualcuno che con i capelli bianchi dovrebbe avere – conclude Giunta – godendosi una lauta pensione e non gettare e continuare a spargere veleno”.

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