Sicilia Economia - News di economia, turismo e agricoltura in Sicilia.



Zone franche montane: ecco come farle e dove prendere i soldi

Finanziare l’attivazione delle Zone Franche Montane promuovendo una politica fiscale di sviluppo che orienti le imprese a investire nei territori, utilizzando le risorse europee, nazionali e regionali.

Queste le principali richieste contenute nel documento che, ieri, una rappresentanza del Comitato promotore del DDL 3/2017 “Legge sulla Montagna. Istituzione delle Zone Franche Montane” ha consegnato al presidente della III Commissione Attività produttive all’ARS Orazio Ragusa.
Secondo il Comitato, protagonista di svariate iniziative di sensibilizzazione per velocizzare l’iter di approvazione del Disegno di Legge, occorre avviare un percorso di rivisitazione del sistema fiscale siciliano in linea con le previsioni dello Statuto.

E, sempre secondo il Comitato, in attesa della ripresa dei lavori congiunti con lo Stato, la Regione – in attuazione delle prerogative statutarie – dovrebbe procede alla regionalizzazione della Agenzia delle Entrate ed alla consequenziale codifica dei codici tributi.

“Parallelamente riteniamo – si legge nella lettera consegnata a Ragusa – che la Regione Siciliana debba avviare una nuova e diversa interlocuzione con lo Stato al fine di sanare gli effetti dei tre accordi stipulati nel 2014 , nel 2016 e nel 2017, che evidenziano la palese violazione dell’art. 43 dello Statuto, dell’art. 27 della Legge n.42 del 2009 e dell’art. 79 del D,lgs n.118 del 2011, in ragione della perdurante mancanza di una riforma complessiva di attuazione in materia finanziaria di cui al citato art. 43”.

La proposta del Comitato, contenuta nello stesso documento, riguarda la modifica del DDL n° 3 del 27/12/2017 (ex DDL 981/15 decaduto con la fine della XVI Legislatura), nel quale dovrebbero essere inseriti alcuni punti quali l’esonero del versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente e l’esenzione: del reddito prodotto all’interno della zona franca ai fini delle imposte dirette, del valore della produzione netta derivante dallo svolgimento dell’attività esercitata dall’impresa nella Zfm ai fini Irap e dell’IMU per gli immobili che vi ricadano, nel caso in cui siano utilizzati per finalità economiche.

Negli emendamenti, figurano inoltre la riduzione delle aliquote IVA attualmente applicate e diversificazione in base alla classificazione in micro, medie, piccole e grandi imprese.

“Lo Stato – si legge – deve alla Sicilia 30 miliardi 538 milioni di euro, solo di Irpef, le risorse ci sono non possiamo più tollerare che le aree di montagna della Sicilia vivano al di sotto delle proprie possibilità. Non c’è più tempo da perdere e pertanto occorre rendere l’atto immediatamente esecutivo: l’attesa dura dal 2015, anno in cui venne presentato il primo DDL 981/2015”.

Nel corso di questi anni, il Comitato, attualmente composto da Vincenzo Lapunzina (presidente dell’associazione “Il Caleidoscopio”) , Alberto Virga (Consorzio Centro Commerciale Naturale di Gangi), Antonio Polito (Consorzio Centro Commerciale Naturale di Petralia Sottana), Salvatore Cassisi (Consorzio Centro Commerciale Naturale di Polizzi Generosa), Vincenzo Spinelli (Consorzio Centro Commerciale Naturale di Nicosia) , Giuseppe Cità (responsabile di zona della Confesercenti) , Calogero Spitale (responsabile di zona della Cgil) , Giuseppe Profita (responsabile di zona della Casartigiani) e Salvatore Bartolotta (coordinatore dei Borghi più Belli d’Italia per la Sicilia) ha spesso lavorato in sinergia con gli Enti locali, sollecitati a sostenere l’approvazione del DDL 3/17.

“Le misure agevolative in atto che intendiamo proporre per le zone montane – continuano – non costituiscono un aiuto di Stato in quanto, giusta la sentenza della Corte di giustizia C-88/03 del 6 settembre 2006, si realizzano nel pieno rispetto delle condizioni che indica chiaramente la Corte”.

Il Comitato promotore, con una lettera indirizzata ai presidenti e ai componenti dei Consigli comunali di municipalità siciliane ubicate oltre i 500 metri sul livello del mare, ha trasmesso una proposta di ordine del giorno volta a sensibilizzare la deputazione regionale ed il governo, fissando il termine di scadenza relativo all’approvazione da parte dei rispettivi consessi consiliari entro e non oltre il prossimo 19 febbraio.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ambiente

4 min

L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]

3 min

Si è svolto ieri a Catania, presso l’NH Hotel Parco degli Aragonesi, il primo appuntamento del programma “La sfida della sostenibilità – Stakeholders a confronto”, organizzato da Manageritalia Sicilia. Con oltre 120 partecipanti tra rappresentanti istituzionali, imprenditori e giovani universitari, l’evento dal titolo “Verso un futuro sostenibile” ha inaugurato un ciclo di incontri in cinque […]

5 min

La Sicilia è di nuovo nell’occhio del ciclone per una nuova emergenza ambientale: un progetto di depurazione contestato, lacune amministrative, e la concreta minaccia di sanzioni europee per 100 milioni di euro. La Commissione Europea ha recentemente lanciato un monito ufficiale all’Italia per il mancato rispetto delle normative comunitarie, e la Sicilia si ritrova ancora […]

2 min

La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione.  Secondo […]

2 min

La Ugri- Servizi per l’Ambiente è un’ azienda palermitana che opera, prevalentemente, con i suoi servizi in tutta la Sicilia, ma che sviluppa attività anche oltre lo Stretto. Lavora sia con il pubblico che con il privato. Ascoltare i bisogni della comunità è la mission con la quale la Ugri affronta il lavoro rivolgendosi alle […]