Economia e Giustizia

A Palermo c’è meno mafia di Ragusa. Lo dice il ministero della Giustizia

A Palermo c’è meno mafia di Ragusa. Lo dice il ministero della Giustizia. Almeno secondo il racconto che ne ha fatto nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario il presidente del Tribunale di Palermo Salvatore Di Vitale.

“Ho appreso – ha raccontato il magistrato -, dallo schema di decreto Ministeriale recante la determinazione delle piante organiche, sul quale siamo stati chiamati a esprimere parere, la ragione di siffatto trattamento: il Tribunale di Palermo ha un indice di criminalità organizzata – 48 su cento – inferiore a quello di Ragusa – 100 su cento – e a quello di Campobasso Cagliari Sassari. Ho dovuto constatare che in questo schema si confronta, in termini di “full equivalent time”, il Tribunale di Palermo con quello di Trento, il cui organico complessivo è inferiore a quello della sola sezione GIP del Tribunale di Palermo”. Un dato veramente paradossale , come ha poi spiegato anche il presidente della Corte d’appello Matteo Frasca, visti i processi che si svolgono a Palermo “anche con 90 imputati”. Ma tant’è.

“Non voglio entrare, in questa sede, anche per rispettare il tempo che mi è stato assegnato, nel merito della metodica utilizzata dal Ministero per giungere a tali conclusioni – ha aggiunto ancora il presidente del Tribunale di Palermo – , lo farò, eccome, nel parere che invierò al presidente della Corte Ma se questo è lo stato dell’arte è uno stato dell’arte che mi provoca un certo disorientamento. Quarantaquattro anni spesi nel distretto di Corte di Appello di Palermo, di cui gli ultimi cinque come Presidente del Tribunale di Palermo, e non mi sono accorto di tutto ciò, non ho percepito che questo distretto che, in termini di sacrificio nella lotta alla criminalità organizzata, ha dato il più alto tributo di sangue, avesse un basso indice di criminalità organizzata”.

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Giovanni Megna