Aiuti di Stato alle banche, Corte conti europea “indaga” su sorveglianza dell’Ue

La Corte dei conti europea sta espletando un audit sul monitoraggio dell’UE in relazione al sostegno pubblico concesso al settore finanziario negli anni recenti. In particolare, intende esaminare come la Commissione europea faccia in modo che gli aiuti rimangano un’eccezione e siano limitati allo stretto necessario. Valuterà inoltre l’adeguatezza e l’efficacia delle procedure poste in essere per il controllo degli aiuti di Stato.

In genere, gli aiuti di Stato (ossia il sostegno finanziario pubblico) sono proibiti dalla normativa UE, in quanto potrebbero falsare la concorrenza nel mercato interno. L’intervento pubblico, tuttavia, potrebbe rendersi necessario ed essere autorizzato in alcune circostanze particolari, come la crisi finanziaria del 2008. Tra il 2008 e il 2017, l’UE ha approvato aiuti al settore finanziario per un totale di 1 459 miliardi di euro in aiuti di capitale o assimilabili e di ulteriori 3 659 miliardi di euro di sostegno alla liquidità. La Commissione detiene la responsabilità esclusiva di controllare tali aiuti di Stato.

La Corte ha pubblicato oggi una rassegna preliminare all’audit relativa al controllo esercitato dall’UE sugli aiuti di Stato alle banche. Questo tipo di documento fornisce ragguagli su un compito di audit in corso e intende costituire una fonte di informazione per tutti coloro che sono interessati alla politica o ai programmi oggetto dell’audit.
“Dalla crisi del 2008 a tutt’oggi, il settore dei servizi finanziari ha ricevuto molti più aiuti di Stato di qualsiasi altro settore dell’economia”, ha affermato Mihails Kozlovs, il Membro della Corte dei conti europea responsabile dell’audit. “Un controllo adeguato e approfondito su questi aiuti di Stato è indispensabile per salvaguardare la concorrenza nel mercato interno, nonché proteggere i contribuenti dell’UE dagli oneri dei salvataggi bancari”.

L’audit verterà sulle attività di controllo degli aiuti di Stato dopo la crisi finanziaria, a iniziare dall’adozione della nuova comunicazione sul settore bancario del 2013. Dal momento che la Commissione emana le norme in materia di aiuti di Stato e ne garantisce anche il rispetto, l’audit riguarderà sia l’impostazione che l’esecuzione dei controlli a sua cura.
In particolare, la Corte verificherà se:
o la Commissione disponga di risorse e strumenti adeguati per controllare gli aiuti di Stato, fra cui solidi controlli interni;
o le norme e le procedure vigenti in materia di aiuti di Stato siano atte a individuare e controllare gli aiuti di Stato alle banche, nonché efficaci nel limitare il più possibile le distorsioni della concorrenza;
o la Commissione appuri l’effettivo conseguimento dei risultati perseguiti.

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