Economia Sicilia

Anche i pastori siciliani pronti a dare battaglia: il disagio è alle stelle

Mentre va in scena la protesta dei pastori sardi c’è una protesta dei pastori siciliani che cova sotto la cenere. Un disagio che va avanti da tempo e che rischia di esplodere da un momento all’altro. Basta leggere il racconto di Antonio Di Dio, giovane allevatore di Capizzi sui Nebrodi in provincia di Messina ma titolare di un’azienda agricola zootecnia nella provincia di Enna per comprendere a che punto è arrivato il malessere in questo settore. “Dovremmo fare capire che non è possibile andate avanti con prezzi bassissimi dei nostri prodotti , come ad esempio 0,60 centesimi al litro per il latte di pecora, 0,38 centesimi al litro per il latte di mucca, 0,17 centesimi al chilo per il grano, il mangime costa 0,40 centesimi al chilo, agnelli che vengono venduti a 3 euro al kg, vitelli che vengono venduti a 2,50 al kg; come dovremmo continuate ad andare avanti, a causa del crollo dei prezzi?”.
“Come ben sappiamo si parla di crisi del settore già da diversi anni – dice Antonio Di Dio -. Ma ad oggi la situazione piuttosto di migliorare è peggiorata portando al fallimento moltissime aziende .Sappiamo pure che la maggior parte dei prodotti primari (carne latte e cereali ) vengono ricavati grazie al lavoro che svolgiamo nelle nostre aziende. Dietro tutto ciò ci sono sudori, sacrifici, l’alzarsi presto la mattina, la speranza di una buona annata, il lavoro dei nostri nonni e dei nostri genitori, il lavoro di una vita. Per noi allevatori non esistono ferie, vacanze, malattie, cerimonie perché prima di tutto viene la campagna L’impegno di tutti noi allevatori dovrebbe essere quello di fare in modo che i nostri prodotti vengano valorizzati E per farlo dovremmo fare capire che non è possibile andate avanti con prezzi bassissimi dei nostri prodotti. Chiedo a tutti gli allevatori siciliani di rimanere uniti per reclamare i nostri diritti al fine di evitare ulteriori fallimenti”

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Mirko Sapienza