Credito

Banche, Fabi: ipotesi spezzatino non è in piano industriale Carige

«La cosiddetta ipotesi “spezzatino”, con la cessione di singoli asset a soggetti differenti, non è contemplata nel piano industriale corrente, né negli accordi sottoscritti nel 2019, in cui si parla espressamente di una business combination con un unico soggetto bancario. Il coordinamento Fabi Banca Carige esprime sconcerto per alcuni dei contenuti presenti nella recente intervista al Presidente del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e pubblicata da La Repubblica. In occasione dei numerosi incontri che la Fabi ha avuto con i massimi rappresentanti aziendali, l’ipotesi riferita dal dottor Maccarone non è mai stata evocata ma, al contrario, è sempre stata esplicitamente esclusa».

È quanto scrive il coordinamento Fabi in Carige, in una comunicazione inviata oggi alle lavoratrici e ai lavoratori della banca iscritti alla Federazione autonoma bancari italiani.  «Una simile eventualità̀ che, tra l’altro, non solo metterebbe gravemente in discussione la territorialità̀ della Banca ma, soprattutto, aprirebbe a pesanti incertezze circa la professionalità̀ delle persone, la loro assegnazione e lo svolgimento della loro attività̀ lavorativa verrà̀ osteggiata dalla FABI e combattuta con ogni mezzo, così come del resto è già̀ avvenuto in occasione dei ventilati tentativi di cessione a fondi di private equity. Rileviamo che tutto questo non favorisce il tentativo in atto di recuperare un clima aziendale più sereno: tentativo, questo, che le parti stanno portando avanti attraverso complicati confronti sulle pressioni commerciali e su una serie di argomenti che devono trovare soluzione prima di una eventuale, complessiva ed unica aggregazione avente le caratteristiche che bene sono state espresse dalla Segreteria Nazionale della Fabi e dal Segretario Generale Lando Maria Sileoni» scrive ancora il coordinamento Fabi in Carige.

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