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Elezioni regionali siciliane a rischio annullamento? Ecco cosa scrive il Tar

Le elezioni regionali siciliane fissate per il 5 novembre potrebbero essere a rischio annullamento perché viziate dalla mancanza di riferimenti alla legge Severino nei moduli di accettazione delle candidature. Un’ipotesi ventilata già alla presentazione delle liste e che ora rischia di farsi più concreta. A sollevare il problema, questa volta, Lucia Pinsone, presidente del movimento politico Vox Populi. “Sono lieta di leggere la sentenza con la quale il Tar ha rigettato il ricorso presentato da me nei giorni scorsi contro l’esclusione della lista regionale e del collegio di Messina della coalizione “Noi Siciliani con Busalacchi – Vox Populi – Sicilia Libera e Sovrana” – dichiara Lucia Pinsone, presidente di Vox Populi -. Al di là dell’apparente stranezza, la mia soddisfazione risiede nelle righe della sentenza che si riferiscono alla questione dei moduli di accettazione della candidatura emessi dall’Ufficio elettorale regionale che non facevano cenno alla legge Severino, fatto già grave di per se stesso. –spiega Pinsone – Per peggiorare la vicenda, alcune formazioni politiche hanno presentato una dichiarazione aggiuntiva che faceva riferimento alla Severino e altre addirittura hanno utilizzato dei moduli in cui tale riferimento era presente. Insomma, i candidati al prossimo rinnovo dell’Ars appartengono a tre categorie differenti. Annuncio fin da ora che, all’atto della proclamazione degli eletti, presenterò al Tar un ricorso tendente ad invalidare il risultato delle elezioni. Ritengo doveroso sottolineare come la mia azione non è volta a danneggiare nessuno dei candidati alla Presidenza o all’Ars, persone che, come me, hanno fiducia nelle istituzioni e fanno del proprio impegno politico un servizio alla società e alle istituzioni stesse. Tutti noi, però, ci meritiamo di competere in un clima di legalità reale. Invito quindi i candidati alla Presidenza ad essere al mio fianco, almeno nell’ultima fase della mia battaglia elezioni corrette. Firmino insieme a me”.

Ecco cosa scrive il Tar:“ritenuto, conseguentemente, che la giurisprudenza invocata dal ricorrente, espressiva del c.d. favor partecipationis, presuppone comunque che le modalità di presentazione assicurino la consapevolezza da parte dei sottoscrittori non solo – come previsto dalla legislazione nazionale – della lista cui la sottoscrizione si riferisce, ma altresì – come richiesto dalla disposizione regionale sopra richiamata – delle specifiche ed ulteriori indicazioni dei candidati, mancanti nel caso di specie (atteso che i moduli utilizzati non avevano le sopra descritte caratteristiche richieste dalla legge, né di accorgimenti tali da surrogare, come pure si è chiarito, la mancanza della indicazione del contrassegno di lista e dell’elenco dei candidati)”.

Published by
Mirko Sapienza