Turismo

Estate 2021: Sicilia tra le destinazioni preferite dai turisti italiani

Sarà una estate caratterizzata da un mercato prevalentemente “domestic”, anche se le imprese ricettive segnalano una ripresa dei flussi stranieri. Un movimento di vacanzieri fortemente orientato verso forme di turismo open air e scelte di soggiorni balneari (+24%), ma con un marcato interesse per gli attrattori storico-culturali delle Città d’Arte e dei Borghi (+26,2%).


In base alle informazioni fornite da un campione di imprenditori della ricettività, il mercato turistico del trimestre giugno-agosto 2021 dovrebbe registrare una crescita di presenze del +23,2%, con un trend decisamente migliore per il comparto alberghiero (+25%), rispetto a quello extralberghiero (+18,6%). In valori assoluti si stima che in Sicilia arriveranno 1,4 milioni di turisti (+21,5%) e i pernottamenti dovrebbero salire a circa 4,5 milioni. Un volume di mercato che fa ben sperare sull’esito della stagione estiva, anche se i livelli del trimestre 2019 appaiono ancora lontani
(-39%).


L’83% dei flussi turistici sarà composto da italiani con un aumento stimato del +22,7% rispetto al 2020; da giugno ad agosto i pernottamenti dei connazionali nelle strutture ricettive dovrebbero superare i 3,7 milioni. Invece, la crescita della domanda straniera è stimata al +26,2% e complessivamente i pernottamenti del periodo si attesteranno oltre le 731 mila unità.

Estate 2021: in Sicilia gli arrivi stranieri in sensibile aumento


Per quanto riguarda i mercati esteri, gli arrivi più significativi sono attesi dai mercati UE. Ad oggi, le nazionalità segnalate in sensibile aumento risultano francese, tedesca, svizzera, olandese.
Se da un lato i segnali che emergono dal mercato diffondono ottimismo tra le imprese turistiche, dall’altra va sottolineato che nei lunghi mesi di inattività del settore si sono generate crescenti difficoltà tra i diversi comparti ricettivi. Infatti, dalle informazioni raccolte si stima che almeno il 5,5% delle imprese ricettive della Sicilia ha deciso di non riprendere l’attività nel trimestre estivo, rimandando l’apertura al 2022 o alla fine del 2021. Le motivazioni di tali scelte sono da ricondurre al forte ridimensionamento della domanda estera e, in generale, alla forte incertezza sulla dimensione reale della domanda turistica estiva.

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