La marcia del gambero dell’economia siciliana. Ne parla Zoom

Nel 2006 in Sicilia il Pil per abitante, la quota pro capite della ricchezza prodotta nella regione, «era più basso del 33% della media nazionale. Oggi rasentiamo il 40%». E con le dinamiche dell’ultimo quadriennio «occorrerebbero come minimo altri vent’anni per tornare al punto di partenza». Idem sul fronte dell’occupazione. In Sicilia tra il 2008 e il 2014 sono stati bruciati 160 mila posti. Di quest’esercito di espulsi dal mercato, solo un quarto (quarantamila) ha avuto modo di rientrare nel quadriennio successivo. Così Zoom Sicilia, il report di analisi congiunturale, approfondimento e outlook delle tendenze dell’economia, che nasce dalla partnership tra Cisl siciliana e Diste Consulting. Zoom Sicilia sarà semestrale. E sarà centrato sulla disamina delle fondamentali variabili macroeconomiche ma con focus su aspetti troppo spesso ignorati dell’economia dell’Isola. Domani dalle 9,30, nell’aula consiliare del Comune di Palermo in piazza Pretoria, la presentazione del primo numero, intitolato La marcia del gambero.

All’incontro prenderanno parte: Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl Sicilia; Alessandro La Monica, presidente di Diste Consulting; Pietro Busetta, economista, presidente di Isesst (esperti di studi territoriali) e del comitato scientifico del report. Con loro Roberto Lagalla, assessore regionale dell’Istruzione e formazione; gli economisti Fabio Mazzola e Benedetto Torrisi, prorettore vicario nell’università di Palermo il primo, statistico-economico nell’ateneo catanese l’altro. E Ignazio Ganga per la segreteria confederale nazionale Cisl. Interverrà anche il vicepresidente della Regione e assessore dell’economia, Gaetano Armao. A moderare il dibattito il direttore del quotidiano La Sicilia, Antonello Piraneo.

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