Agricoltura

Pachino, la bufala del pomodorino dal Camerun

“Gli agricoltori di Pachino hanno bisogno di sostegno, non di false notizie come quella della presunta invasione di pomodorino dal Camerun alimentata da alcune forze politiche. Peccato che dai controlli straordinari disposti dal Ministro Martina sia emerso che dal Camerun non è stato importato nemmeno un pomodoro. I problemi sono altri, a partire dalla necessità di dare più valore a chi produce e che oggi si trova in difficoltà. Per questo è importante cogliere la disponibilità della Grande distribuzione, sollecitata dal Ministero delle politiche agricole, di dedicare una promozione ai pomodori della nostra terra. Per proteggere il reddito di chi vive di agricoltura bisogna continuare con azioni serie come quelle che il Pd ha messo in campo in questi anni. Non basta la propaganda urlata di questi giorni. C’è differenza tra chi lavora seriamente, a Roma come a Bruxelles, e chi lancia allarmi basati su bufale. E questo gli agricoltori per primi lo sanno bene”. Lo dichiara Michela Giuffrida, eurodeputata del Partito democratico, componente della Commissione Agricoltura a Bruxelles.

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Per contrastare la crisi del pomodoro e tutelare il reddito degli agricoltori della fascia trasformata, il ministro Maurizio Martina, anche su sollecitazione della senatrice Venera Padua, ha presentato due azioni già avviate dal ministero: aumento dei controlli sui prodotti importati con Ispettorato repressione frodi e carabinieri forestali in tutta la filiera; azione concordata con la grande distribuzione per una campagna straordinaria di vendita e promozione in migliaia di supermercati in Italia dei pomodori ciliegino siciliani e del pomodoro Pachino Igp, con la collaborazione dell’organizzazione interprofessionale Ortofrutta Italia che domani darà il via libera all’operazione. “Sono risposte concrete – sottolinea la senatrice Padua – che rafforzano quanto già è stato fatto nel recente passato e che spingono a un passo concreto, come ha riferito il ministro Martina, per rafforzare l’aggregazione dei produttori agricoli nella zona, aspetto che rappresenta uno dei punti più deboli per una maggiore protezione del reddito e della competitività delle aziende agricole. A questo proposito sono state fatte pure delle precisazioni, al contrario di quanto sollevato in questi ultimi giorni, da alcuni esponenti delle opposizioni, sulla presenza di pomodorini importati dal Camerun che avrebbero creato concorrenza sleale con i prodotti del nostro territorio”.

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Da una scheda del Mipaaf si evince che, con riferimento al commercio agroalimentare Italia-Camerun, per i primi 10 mesi del 2017 l’export è ammontato a 7,711 milioni di euro, +39% rispetto allo stesso periodo del 2016, e che le importazioni sono ammontate a 12,863 meuro in riduzione del -44% rispetto al 2016. Le importazioni, e questo è il passaggio fondamentale, hanno riguardato per circa il 99% le banane, il caffè e la pasta di cacao, non risultano importazioni di pomodori. Le notizie diffuse ad arte in questi giorni, evidentemente per contrastare politicamente gli avversari, fanno riferimento alla ratifica da parte del Parlamento nazionale dell’accordo Ape (Accordo Partenariato Economico) tra Ue e l’Africa Centrale che comprende il raggruppamento dei paesi del centro Africa di cui solo il Camerun ha ratificato l’accordo. “Una verifica che ho voluto attivare per rispondere con dati alla mano chi si lascia andare, come è accaduto in questi giorni, a critiche strumentali e che non hanno il supporto di fonti accreditate”.

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economysicilia