Economia Sicilia

Petrolio, raffinerie: Lukoil avvia lavori per 190 milioni a Priolo

Un piano di investimenti da 190 milioni di euro per interventi di manutenzione e di modernizzazione delle raffinerie Isab di Priolo di proprietà dei russi di Lukoil. E’ quello che sta per partire a Priolo dove Lukoil sta per dare il via alla fermata generale degli impianti che sarà avviata il 16 ottobre e si concluderà il 16 dicembre.

Un piano di investimenti che vale, sul fronte degli occupati, poco più di 4.000 posti di lavoro. Il ritorno economico per il territorio sarebbe di circa 110 milioni di euro. Sarà rimodernato in questa occasione l’impianto di cogenerazione Igcc che aveva qualche problema: la forza lavoro stimata, in questo caso, è di 1266 unità. L’avvio del piano di investimenti dei russi di Lukoil è stato interpretato come un segnale molto positivo. Di fatto, si dice, smentisce le voci di un possibile disimpegno del gruppo russo dal territorio siciliano. Un disimpegno di cui si era parlato nei mesi scorsi soprattutto alla luce del Piano della qualità dell’aria della Regione siciliana. Un piano fortemente contestato dalle aziende del settore per i limiti ritenuti eccessivi e senza un reale fondamento giuridico. Piano dell’aria poi bocciato dal Tar.

Piano Lukoil: la posizione dei sindacati

“In un momento emergenziale e di crisi economica come quello che stiamo vivendo la fermata impianti 2020 di Isab rappresenta un opportunità per dare risposte alla massiccia richiesta di offerta di lavoro presente nel nostro territorio” dicono i segretari Uiltec, Filctem e Femca Fiorenzo Amato, Carmelo Pittò e Seby Accolla.

E continuano: “Allo stesso tempo richiede da parte di tutti la dovuta attenzione proprio per la numerosa presenza di addetti all’interno della raffineria”. Le Rsu di Isab, e i segretari generali della categoria dei chimici hanno chiesto un forte coinvolgimento delle strutture sindacali. Obiettivo: monitorare quanto più possibile, che i protocolli Covid siano applicati e rispettati.

Altro tema è quello della politica degli appalti. “Deve essere osservata con la dovuta attenzione da parte di Isab la politica del subappalto utilizzata dai Main Contractor “dicono i sindacati. “Far sì che sia dal punto di vista della sicurezza e della salvaguardia della salute nel campo degli infortuni, sia dal punto di vista della prevenzione del propagarsi della pandemia, gli standard previsti a cui sono abituati i lavoratori interessati non siano messi a rischio per mancanza delle dovute risorse economiche destinate solo ed esclusivamente a tale fine” concludono i rappresentanti sindacali.

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Giovanni Megna