Riqualificazione periferie, Catania firmerà la convenzione e nei prossimi giorni

Catania – Nei prossimi giorni anche Catania firmerà i contratti per il finanziamento degli interventi per le Periferie urbane, tra cui San Giovanni Galermo e Trappeto Nord. Ieri i primi comuni hanno sottoscritto a Palazzo Chigi le convenzioni per i primi 24 progetti di riqualificazione urbana per i quali è stata già attivata una prima tranche di 500 milioni di finanziamento. Prevista un’ulteriore quota quota di 1,6 miliardi, arrivando quindi ad una somma finale di 2,1 miliardi per un intervento complessivo di 124 progetti.

Nei prossimi giorni anche Catania firmerà i contratti per il finanziamento degli interventi per le Periferie urbane, tra cui San Giovanni Galermo e Trappeto Nord. Oggi, infatti, i primi comuni hanno sottoscritto a Palazzo Chigi le convenzioni per i primi 24 progetti di riqualificazione urbana per i quali è stata già attivata una prima tranche di 500 milioni di finanziamento. Prevista un’ulteriore quota quota di 1,6 miliardi, arrivando quindi ad una somma finale di 2,1 miliardi per un intervento complessivo di 124 progetti. Tra i quali, appunto, quelli che riguardano la nostra città.
Si tratta di un programma straordinario di interventi di riqualificazione urbana e per la sicurezze delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia.
Per Catania sono previsti una serie di interventi nelle periferie: a San Giovanni Galermo e a Trappeto Nord, saranno sia azioni concrete come la manutenzione straordinaria della scuola Petrarca a Trappeto Nord ma anche con  azioni immateriali.
Gli interventi approvati da realizzare con il bando andranno, solo per citarne alcuni,  dal completamento di piazza Beppe Montana alla riqualificazione del Palagalermo, dal recupero della scuola Padre Santo Di Guardo al completamento della viabilità e al piano di recupero del quartiere Galermo. Si interverrà a tutto tondo riqualificando il territorio ma anche sviluppando nei due quartieri quelle azioni immateriali che riguardano la vita dei cittadini come tentare di ridurre il gap digitale di molti o il deficit di apprendimento o operare un freno deciso alla dispersione scolastica.
Si  opererà quindi anche sui sistemi di controllo del territorio alle attività sociali, all’orientamento formativo ai laboratori linguistici, allo sviluppo di una cultura del bene comune e laboratori di creatività, teatro, musica e reading con fruizioni innovative. Non sarà trascurato lo sport e la promozione di un ambiente favorevole agli investimenti  e allo sviluppo di start up innovative.

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Giovanni Megna