Sicilia: spiragli per i lavoratori di Sviluppo Italia e Cerisdi

Si sblocca la possibilità di assumere i 147 iscritti all’albo unico dei lavoratori delle società partecipate in liquidazione, tra cui compaiono i 75 lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia e i 28 del Cerisdi. Un parere emesso dall’ufficio legislativo e legale della Regione siciliana, su richiesta dell’assessorato all’Economia, riconosce che i lavoratori dell’albo unico possono essere assunti perché non si tratta in questo caso di assunzioni nuove di personale attinto dall’esterno, vietate dalla Legge di stabilità, ma di ricollocazione di personale già in carico di altre società.
“Le società partecipate dalla Regione – è scritto nel parere – per far fronte a carenze di personale, potranno, nel rispetto della sostenibilità finanziaria, accedere al personale iscritto all’albo unico nonché avvalersi del personale confluito da altra società posta in liquidazione, fatti sempre salvi gli equilibri finanziari delle società”. I 147 lavoratori dell’albo sarebbero quindi salvi, senza aspettare la discussione all’Ars di un decreto legge ad hoc per arginare il problema del blocco delle assunzioni.
I sindacati chiedono adesso di “procedere in tempi rapidissimi”. “A fronte di questa novità si proceda immediatamente alla collocazione alla Sas delle persone presenti nell’albo perché non esiste più alcun vincolo – afferma Gian Luca Mazzarese, Rsa Fisac Cgil Palermo di Sviluppo Italia Sicilia – Le nostre 75 famiglie da 19 mesi non vedono uno stipendio e da domani i 75 disoccupati della spa in liquidazione saranno licenziati definitivamente”.
Rsu e segreterie provincia di Fisac Cgil, First Cisl, Uilca Uil, Ugl credito e Fabi chiedono all’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei di convocare i sindacati. “Occorre che dall’assessore arrivi al presidente della Sas l’input a procedere – dicono – Ci aspettiamo una convocazione per i primi giorni dell’anno nuovo perché si completi l’iter delle assunzioni, come promesso dal governo regionale a più riprese”.

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