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Proposte per programmare il Fondo sviluppo e coesione: convegno il 9 e 10 dicembre

Una delle scadenze più immediate dell’attività del ministro per il Sud e la Coesione territoriale riguarda la programmazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per il ciclo 2021-2027.

Anche a fronte delle ingenti risorse che il nostro Paese avrà a disposizione nei prossimi anni, grazie soprattutto al programma europeo Next Generation EU, il FSC rimane uno strumento essenziale per il finanziamento e l’attuazione delle politiche di coesione. Per quanto riguarda la programmazione 2021-2027, la sua dotazione iniziale pari a 50 miliardi di euro – individuata dalla Legge di Bilancio 2021 – sarà con ogni probabilità incrementata di ulteriori 23,5 miliardi di euro, come previsto dal disegno di legge di Bilancio 2022 approvato dal Consiglio dei ministri e trasmesso per l’esame parlamentare. Un totale di 73,5 miliardi di euro, destinati per l’80% alle regioni del Mezzogiorno.

L’INIZIATIVA
Data la consistenza di queste risorse e la loro importanza per ridurre i divari territoriali, il ministro Carfagna promuove una iniziativa di ascolto aperta alle Regioni e ai rappresentanti delle amministrazioni locali, ma anche alle parti sociali, ai rappresentanti di categoria, agli ordini professionali, al mondo accademico, al terzo settore e ad altri soggetti interessati, portatori di idee e contributi. Sarà un’occasione in cui ciascuno dei partecipanti potrà confrontarsi e trasmetterci le priorità che intende promuovere nell’ambito del nuovo ciclo del FSC. L’evento vedrà anche la partecipazione del ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.

Fondo sviluppo e coesione

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GLI OBIETTIVI
Alla luce delle esperienze del passato, compresa quella ancora in corso relativa al ciclo di finanziamenti 2014-2020, è intenzione del ministro per il Sud e la Coesione territoriale lavorare nella direzione di una programmazione più solida e meglio definita del nuovo FSC 2021-2027. Troppe volte, infatti, le risorse destinate a progetti di sviluppo e coesione di territori svantaggiati sono state utilizzate con finalità diverse e improprie. Appare quindi necessario ricondurre la destinazione del Fondo a due principi fondamentali, espressi nel suo stesso atto costitutivo, il d.lgs. 88/2011: l’aggiuntività rispetto alle spese ordinarie dello Stato e la strategicità dei progetti finanziati.

Per garantire il rispetto di tali principi e, al tempo stesso, dare stabilità alla programmazione del FSC 2021-2027, il ministro Carfagna intende seguire un metodo di lavoro che si sviluppa in due direzioni.

Innanzitutto, sono stati individuati dodici assi tematici portanti sui quali costruire il confronto e all’interno dei quali collocare gli “obiettivi strategici” da perseguire. In tal modo, si intende riaffermare la necessità di interventi coordinati, a partire da esigenze e priorità largamente condivise, e al contempo ancorare le risorse alle finalità indicate, impedendo che vengano distratte per altre e diverse occorrenze di carattere estemporaneo. Gli assi individuati a tale scopo sono i seguenti: ricerca e innovazione; digitalizzazione; competitività delle imprese; energia; ambiente e risorse naturali; cultura; trasporti e mobilità; riqualificazione urbana; lavoro e occupabilità; sociale e salute; istruzione e formazione; capacità amministrativa.

Il secondo elemento ritenuto fondamentale nel lavoro di programmazione del FSC è il dialogo con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, a livello nazionale e locale. Il ministro ritiene, infatti, che la condivisione del metodo e dei contenuti generali che andranno a caratterizzare i singoli Piani di Sviluppo e Coesione possa garantire non solo l’integrazione degli interventi in una strategia di sviluppo complessiva, ma anche un impegno personale e istituzionale dei diretti interessati, che saranno chiamati così al rispetto del percorso collettivamente tracciato. Un impegno che sia capace di trascendere anche il naturale succedersi dei responsabili pro tempore delle singole amministrazioni.

Sarebbe stato certamente più semplice procedere come di consueto con una programmazione autonoma, centralizzata e autoreferenziale, ma – per quanto detto prima – si è ritenuto invece imprescindibile questo cambio di strategia.

LA COMMISSIONE
Si istituisce anche una Commissione di ascolto e di proposta, verso la quale saranno convogliate le sollecitazioni ricevute, per vagliarle e integrarle con ulteriori osservazioni, così da arricchire e rendere più partecipato il lavoro approfondito che in merito alla programmazione del FSC 2021-2027 sta già conducendo il Dipartimento per le Politiche di Coesione. La Commissione sarà composta dal prof. Rodolfo De Dominicis, dal prof. Amedeo Lepore, dall’avv. Beatrice Lucarella, dal dott. Roberto Napoletano e dalla dott.ssa Serena Sileoni. I componenti opereranno a titolo gratuito.

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