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Si è spento Pasquale Pistorio, ingegnere e manager visionario che ha dato all’Europa un posto di primo piano nella corsa globale ai semiconduttori. Nato ad Agira (Enna) il 6 gennaio 1936, Pistorio ha intrecciato la propria storia con l’evoluzione della tecnologia, lasciando un’impronta indelebile nell’industria microelettronica.
Dalle vendite Motorola alla leadership globale
Laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino nel 1963, iniziò come addetto alle vendite dei prodotti Motorola, entrando poi nell’organizzazione italiana dell’azienda. La sua ascesa fu rapida: Director of International Marketing a Phoenix (1977), Vice President di Motorola Corporation e, dal 1978, General Manager della International Semiconductor Division, con responsabilità di progettazione, produzione e marketing in tutti i mercati extra Usa.
Il ritorno in Italia e la nascita di STMicroelectronics
Nel luglio 1980 accettò la sfida di tornare in Italia come presidente e CEO di SGS, allora unica società italiana di microelettronica. In pochi anni la trasformò, preparandola a un’operazione decisiva: nel maggio 1987 concluse la fusione con la francese Thomson Semiconducteurs, dando vita alla SGS-THOMSON Microelectronics, che dal 1998 diventerà STMicroelectronics.
Da presidente e amministratore delegato, Pistorio sviluppò un portafoglio di prodotti ad alto potenziale e una rete globale di alleanze strategiche, spingendo ST ai vertici mondiali dei semiconduttori. Il successo fu confermato dalle quotazioni in Borsa: New York e Parigi nel 1994, Milano nel 1998.
Paladino della microelettronica europea e della sostenibilità
Per oltre due decenni Pistorio fu un portavoce instancabile dell’industria microelettronica europea, impegnato nei grandi programmi comunitari di ricerca e sviluppo. Ma il suo sguardo andava oltre il business: fu tra i primi a legare competitività industriale e responsabilità ambientale, convinto che imprese attente alla sostenibilità potessero attrarre i migliori talenti e risultare più forti anche sul piano finanziario.
Allo stesso modo si batté contro la frattura digitale (digital divide), partecipando alla Information and Communications Task Force delle Nazioni Unite e sollecitando le aziende a rendere accessibile la tecnologia dell’informazione a tutti.
Gli ultimi incarichi e l’impegno sociale
Dopo aver lasciato la carica di CEO il 18 marzo 2005, fu nominato presidente onorario di STMicroelectronics, rimanendo ambasciatore della società nel mondo. Nel 2007 guidò per alcuni mesi Telecom Italia in una fase delicata e sedette nei consigli di amministrazione di gruppi quotati come Atos, Brembo e STATS ChipPAC.
Nel 2005 aveva fondato la Pistorio Foundation, impegnata a garantire salute, nutrizione ed educazione ai bambini delle aree più svantaggiate del pianeta, confermando una profonda sensibilità sociale.
Riconoscimenti e lascito
Cavaliere del Lavoro, Commendatore al Merito della Repubblica, Chevalier de l’Ordre National du Mérite in Francia, Pistorio ha ricevuto lauree honoris causa da numerose università (Genova, Malta, Pavia, Catania, Palermo, Milano Bicocca, Sannio) e premi internazionali come la Robert N. Noyce Medal dell’IEEE.
La sua vicenda – dal piccolo centro ennese di Agira ai vertici della Silicon Valley e della finanza mondiale – resta un esempio di visione industriale, responsabilità etica e fiducia nel futuro, per chi crede che l’Europa possa essere protagonista nella tecnologia più avanzata.