Il Mezzogiorno si candida a diventare snodo strategico tra Europa e Africa. A Maida, in provincia di Catanzaro, si è aperto il Global South Innovation 2025, forum internazionale che riunisce oltre cinquanta esperti, istituzioni e imprese per definire un nuovo modello di sviluppo per il Sud. L’obiettivo è ambizioso: trasformare il Mediterraneo in una piattaforma […]
La decisione della Corte dei Conti sulla legittimità della realizzazione del Ponte sullo Stretto non deve diventare un freno alla sua costruzione. È quanto sostiene Pasquale Russo, presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, che definisce l’opera “fondamentale per il Paese e per la competitività delle imprese”. Russo sottolinea che la decisione della Corte non deve bloccare l’avvio dei lavori, perché si tratta di un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo economico e logistico dell’Italia.
Sinergia istituzionale per superare i rilievi della Corte dei Conti
Il presidente di Conftrasporto invita a recepire i rilievi tecnico-giuridici sollevati dai magistrati contabili in un’ottica di collaborazione tra istituzioni. L’obiettivo, sottolinea, deve essere quello di arrivare in tempi rapidi all’apertura dei cantieri, senza alimentare tensioni politiche o burocratiche. “I rilievi tecnico-giuridici che vengono avanzati rispetto al progetto del Ponte devono essere analizzati e recepiti in un’ottica di sinergia istituzionale che arrivi all’avvio dei cantieri”, afferma Russo.
Il Ponte come parte della strategia europea dei corridoi TEN-T
Per Russo, il Ponte sullo Stretto non è soltanto un’infrastruttura nazionale, ma una componente chiave della rete europea dei trasporti. L’opera rientra infatti nei corridoi TEN-T, che collegano i Paesi del mercato unico e rafforzano la competitività e l’integrazione logistica tra Nord e Sud Europa. “Si tratta di un’opera necessaria per realizzare la strategia europea che mette in collegamento i Paesi del mercato unico e che è prevista dai corridoi TEN”, spiega Russo.
“Basta scontri ideologici, serve una visione condivisa per la crescita”
Il presidente di Conftrasporto invita infine a superare il dibattito politico e ideologico che da anni accompagna il progetto del Ponte sullo Stretto. L’opera, afferma, deve diventare un simbolo di cooperazione nazionale, capace di unire le forze pubbliche e private in nome della crescita del Paese. “Il Ponte non può diventare un terreno di scontro politico o ideologico, ma al contrario deve essere il simbolo della capacità di mettere a sistema tutte le forze per la crescita del Paese”, conclude Russo.
Un banco di prova per la competitività italiana
Il dibattito sulla legittimità e l’utilità del Ponte sullo Stretto si conferma, ancora una volta, un banco di prova per la politica infrastrutturale italiana. Le parole di Russo rappresentano un appello a trasformare un confronto tecnico in un’occasione di rilancio strategico, evitando che un’opera simbolica per il Mezzogiorno e per l’intero sistema economico italiano resti ferma ai blocchi di partenza.