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Draghi “Settore assicurativo importante per rilancio Paese”

ROMA (ITALPRESS) – “Viviamo una fase decisiva per il futuro dell’Italia in cui l’unità è un forte valore aggiunto. Il settore assicurativo gioca un ruolo di grande rilievo nel nostro paese, l’Italia è chiamata ad affrontare rischi emergenti, i nuovi rischi e le vulnerabilità strutturali richiedono una stretta collaborazione tra pubblico e privato. Il settore assicurativo parteciperà allo sforzo di rilancio nel Pnrr, per modernizzare la nostra economia e modernizzare le carenze delle infrastrutture materiali e immateriali. Gli investimenti istituzionali italiani, e tra essi le compagnie di assicurazione, hanno una speciale responsabilità, il loro sostegno agli investimenti è essenziale per accompagnare la ripresa dell’economia italiana”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in un messaggio inviato in occasione dell’Assemblea Ania 2021. Della stessa opinione la presidente Maria Bianca Farina, che ha sottolineato come sia “indubbio che l’assicurazione può avere un ruolo centrale per accrescere la sicurezza e favorire uno sviluppo sostenibile. Un’economia più protetta è più resiliente, con ricadute positive in relazione anche al debito pubblico. Possiamo e vogliamo essere al fianco del governo, delle istituzioni e delle forze produttive per dare il nostro contributo alla ripartenza del Paese, facendo leva sugli assi portanti della nostra mission. E’ il momento ancora una volta tutti insieme, uniti, di ripartire, ricostruire e dare slancio al paese – ha proseguito il presidente Ania – di utilizzare al meglio le ingenti risorse che abbiamo a disposizione per costruire un futuro più sostenibile, accessibile ed equo. E’ il tempo della ricostruzione, di rilanciare una economia sfiancata e ridisegnare l’impianto stesso di una economia complessa che ha mostrato debolezze. La sfida di tutti è progettare, approvare e rendere operative le necessarie riforme per riconsegnarci un’Italia più efficiente, competitiva e inclusiva. E’ una sfida epocale e decisiva, una sfida che non possiamo fallire. Le annunciate riforme – ha evidenziato- sono indispensabili anche per colmare ritardi accumulati nel tempo che hanno fortemente penalizzato l’economia, un compito non facile ma necessario per riportare il nostro Paese ai livelli che merita. Siamo a un tornante del nostro cammino, dopo le due grandi crisi globali questo è il tempo di costruire il futuro, una chiamata a cui tutti gli italiani risponderanno con convinzione. Noi assicuratori di certo ci saremo”. Il presidente Farina, ha infine spiegato che negli ultimi 10 anni il prezzo medio Rc Auto è diminuito dai quasi 570 euro nel 2012 a 367 nel marzo 2021. “Il gap con gli altri paesi europei si è ridotto di quasi l’80%, anche il divario territoriale si è ristretto significativamente. Tuttavia abbiamo la consapevolezza che ci sia ancora del lavoro da fare. Sono maturi i tempi per avviare una riforma del ramo incrementando l’accessibilità, riducendo i costi complessivi del sistema e dall’altra ripristinare i valori fondanti di equità e premialità attraverso una riforma del bonus-malus che ha di fatto perso efficacia del suo ruolo”, ha concluso. Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato come dopo più di un anno “la congiuntura economica sta dando segnali di ripresa. Il Pnrr offre un’occasione irripetibile, forse l’ultima per intervenire sui nodi strutturali del sistema economico contribuendo a indirizzare settori chiave dell’industria verso un sentiero di innovazione. La logica che deve ispirare il lavoro di tutti in questa fase delicata – ha proseguito – è quella non disperdere e frammentare gli interventi e lavorare in una logica di rete e innovazione, anche attraverso la condivisione delle esperienze. Il settore assicurativo è tra i più permeabili ai processi di innovazione, in tal senso il settore pubblico può acquisirne conoscenze e competenze. In questo scenario sarà di primaria importanza per il Paese che le imprese continuino a beneficiare in un contesto finanziario e assicurativo adeguato alla crescita solida e sostenibile”.
(ITALPRESS).

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