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Con l’approvazione dell’articolo 28 della Finanziaria regionale arriva anche il via libera all’istituzione del “Fondo unico di quiescenza del personale delle Camere di Commercio della Sicilia”.
«Si tratta – commentano i presidenti delle Camere di commercio Siciliane – di una norma molto attesa che dà serenità agli enti camerali della Sicilia e, soprattutto, al personale e ai pensionati. Pertanto, al governo regionale e a tutti i deputati dell’Ars va il plauso della Giunta di Unioncamere Sicilia per aver ascoltato il nostro appello e per aver affrontato tempestivamente una questione annosa e cruciale per il sistema camerale dell’Isola».
Il comma 9 dell’articolo 28, infatti, stabilisce che al fondo sono «affidate le funzioni e gli oneri relativi al trattamento economico pensionistico e di fine servizio del personale, attualmente in quiescenza e in servizio, assunto anteriormente alla data di entrata in vigore della legge regionale 4 aprile 1995». In base a questa vecchia legge regionale, i diritti pensionistici relativi al personale assunto fino al 1995 sono interamente a carico degli stessi enti camerali, causando un elevato appesantimento sulla voce del personale nei bilanci degli enti camerali e creando un gap di competitività rispetto al sistema camerale italiano.
«Questa norma – proseguono – dà inizio al percorso per sanare un’anomalia creata quarant’anni fa rispetto alle altre regioni d’Italia dove i trattamenti pensionistici sono interamente a carico dell’Inpdap».