La Ugri- Servizi per l’Ambiente è un’ azienda palermitana che opera, prevalentemente, con i suoi servizi in tutta la Sicilia, ma che sviluppa attività anche oltre lo Stretto. Lavora sia con il pubblico che con il privato. Ascoltare i bisogni della comunità è la mission con la quale la Ugri affronta il lavoro rivolgendosi alle […]
ROMA (ITALPRESS) – Il tema del livello qualitativo dell’informazione italiana è un argomento sempre molto discusso e al centro del dibattito pubblico. Soprattutto nell’ultimo anno, dove, a causa della pandemia, molto spesso le informazioni diffuse sono state poco chiare e in alcuni casi discordanti e con una proliferazione di fake news. Secondo un sondaggio di Euromedia Research, in generale, considerando il servizio offerto nel complesso, la televisione risulta essere la fonte di informazione qualitativamente migliore per quasi il 40% degli italiani, mentre 1 su 4 preferisce il web. Di contro, però, il web viene indicato come il canale informativo maggiormente libero e indipendente, soprattutto dalla generazione dei «nativi digitali». Un’indipendenza e una libertà che, però, non sempre rappresenta un elemento positivo. In questo contesto tutti possono pubblicare notizie di cui non sempre viene verificata la veridicità. Per questo motivo, tre quarti degli intervistati ritiene che l’informazione che gira sul web sia da «prendere con le pinze», proprio per l’alto rischio di incorrere in bufale.
La riflessione Dati Euromedia Research – Sondaggio realizzato il 13/07/2021 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.
(ITALPRESS).
La riflessione Dati Euromedia Research – Sondaggio realizzato il 13/07/2021 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.
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