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Ammonta a 50,83 milioni di euro la dotazione del nuovo invito pubblicato dal dipartimento regionale delle Attività produttive e rivolto ai Comuni siciliani per la riqualificazione delle aree artigianali. Le risorse provengono da due capitoli distinti: 20 milioni dal Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007-2013 e oltre 30 milioni dal Programma operativo complementare (POC) 2014-2020.
L’obiettivo è chiaro: mettere mano agli spazi produttivi dove operano migliaia di imprese artigiane, spesso situati in aree che necessitano di infrastrutture moderne, servizi adeguati e condizioni logistiche migliori.
Schifani: “Intervento strategico per modernizzare gli insediamenti produttivi”
Il presidente della Regione, Renato Schifani, sottolinea la valenza strutturale dell’operazione:
«È un intervento strategico che punta a modernizzare le infrastrutture e gli insediamenti produttivi per consentire alle imprese di operare al meglio. Creiamo le premesse per potenziare un comparto che esprime nel modo migliore le specificità della nostra produzione e che deve essere messo nelle condizioni di competere su tutti i mercati. La Regione è pronta a fare la propria parte con un impiego consistente delle risorse a disposizione. Adesso tocca ai Comuni proporre progetti di riqualificazione delle aree artigianali, che guardino all’innovazione tecnologica e alla tutela dell’ambiente».
Un messaggio che punta a responsabilizzare i territori: saranno infatti i Comuni a dover predisporre i progetti e candidarli per ottenere finanziamenti fino al 100% dell’investimento.
Tamajo: “L’artigianato è la spina dorsale dell’economia siciliana”
Per l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, il comparto artigiano rappresenta un asse identitario oltre che economico:
«L’artigianato è la spina dorsale dell’economia siciliana. È tradizione, ma anche innovazione, lavoro e futuro. Con questo intervento vogliamo restituire dignità e modernità alle aree artigianali dei nostri Comuni. Parliamo di oltre 50 milioni di euro che la Regione mette a disposizione per migliorare infrastrutture, sicurezza, servizi e tecnologia».
Gli interventi finanziabili riguardano infatti un ampio spettro di azioni: dalla riqualificazione delle strade interne e dell’illuminazione, al potenziamento della sicurezza, all’efficientamento energetico, fino al miglioramento della connettività digitale.
Cosa finanzia il bando: progetti tra 200 mila e 1,5 milioni
Il nuovo avviso è aperto ai Comuni dell’Isola che dispongono di aree artigianali già attive. Il contributo coprirà fino al 100% dei costi per progetti compresi tra:
- 200.000 euro (importo minimo)
- 1.500.000 euro (importo massimo)
Gli interventi potranno riguardare:
- riqualificazione complessiva delle infrastrutture,
- miglioramento della sostenibilità ambientale,
- potenziamento dei servizi alle imprese,
- efficientamento energetico,
- realizzazione o ammodernamento di reti tecnologiche,
- opere per sicurezza e viabilità interna.
Tamajo aggiunge:
«Molti insediamenti produttivi hanno bisogno di strade migliori, illuminazione moderna, aree più sicure, connessioni digitali veloci. Le imprese devono poter lavorare in contesti funzionali, sostenibili e pronti al cambiamento tecnologico. Il nostro obiettivo è duplice: sostenere le aziende che già lavorano in queste aree e creare le condizioni per nuovi insediamenti».
Modalità e tempi per la presentazione delle domande
I Comuni dovranno inoltrare le candidature tramite PEC entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’invito sul sito del dipartimento regionale delle Attività produttive.
La selezione avverrà tramite procedura competitiva, basata su:
- qualità progettuale,
- capacità di realizzazione nei tempi previsti,
- impatto concreto sugli insediamenti e sulle imprese già presenti.
Il testo integrale dell’invito è consultabile al link indicato dal dipartimento.
Un’occasione per rilanciare l’economia artigiana siciliana
Con oltre 50 milioni di euro disponibili, la Regione Sicilia tenta di compiere un salto di qualità nel supporto alle micro e piccole imprese che rappresentano un pezzo fondamentale dell’economia reale. Le aree artigianali, spesso nate decenni fa con logiche ormai datate, hanno bisogno di un deciso intervento di riqualificazione per restare competitive, attrarre nuovi insediamenti e rispondere alle sfide della transizione energetica e digitale.
Il bando apre una finestra di opportunità: la sfida, adesso, è nella capacità dei Comuni di progettare, candidare e realizzare interventi che generino un reale impatto sul territorio.