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Consorzi di bonifica, Bandiera: “Azzerare i vecchi e ripartire con la riforma”

Made In Sicily, programma di sviluppo rurale e Consorzi di Bonifica. Di questo ha parlato l’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera in occasione della sua visita ragusana di lunedì scorso. A Scicli per l’assemblea di Forza Italia e su invito del presidente della Commissione attività produttive, Orazio Ragusa, Bandiera ha parlato agli operatori del settore agricolo spiegando quanto fatto dalla Regione in questo primo anno e mezzo di legislatura.

“La nostra tutela agli agricoltori- ha spiegato l’assessore siracusano- parte dal controllo costante di ciò che entra dal bacino del Mediterraneo. ci siamo distinti per oltre 500 controlli in un anno”. Edy Bandiera sta puntando molto sulla programmazione per lo sviluppo rurale e sull’erogazione di Agea: “quando ci siamo insediati- ha affermato- eravamo fanalino di coda come erogazioni delle misure in superficie, oggi siamo tra le regioni che erogano più finanziamenti”.

Per l’assessore regionale, la 4.1 del PSR 2014/20, può rappresentare il vero strumento di rilancio del comportato. “La misura 4.1 di programma di sviluppo rurale- ha affermato- chiaramente è un bando che abbiamo ereditato, per molti aspetti discutibile, che si è esposto a parecchie osservazioni, ricorsi e quant’altro. E’ chiaro che dall’assessorato abbiamo voluto imprimere una accelerazione importante, abbiamo fatto una attività di verifica e, devo dire, che siamo ad ottimo punto. Stiamo iniziando con l’emissione dei primi decreti e quindi con l’erogazione dei finanziamenti. Accanto a questo, non soddisfatti dall’eredità ricevuta, abbiamo predisposto un nuovo bando 4.1 che vuole l’ammodernamento delle aziende perché presupposto indispensabile per poterle rendere competitive, questo è un bando che emetteremo a settembre, molto più snello con meno adempimenti e con un massimale pertinente con quelle che sono le esigenze delle nostre aziende agricole, quindi un bando fruibile che ci consentirà di prendere circa 40 milioni di euro e spalmarli nel tessuto produttivo della Sicilia che ha bisogno di riammodernarsi e produrre”.

Consorzi di Bonifica: la riforma e i dubbi

Discorso molto complesso, invece, quello che riguarda i Consorzi di Bonifica. La Regione sta correndo con la nuova riforma che cancella i vecchi Consorzi, diventati dei veri e propri carrozzoni indebitati fino all’inverosimile, frutto di una politica scellerata che è stata a guardare, anzi, ha favorito questo modo di fare. In tempi di vacche grasse e, soprattutto, di elezioni, le porte al Consorzio erano sempre aperte e gli operai, con una bacchetta magica diventano amministrativi. Il risultato è stato quello di creare uno strumento a servizio degli agricoltori con gli uffici stracolmi e pochi dipendenti a fare il lavoro fuori. Per non parlare poi dei privilegi dei mega-direttori serviti e riveriti in tutto e per tutto. Questa non è una esagerazione, per comprenderlo basta leggere questo articolo del Fatto Quotidiano sul Consorzio di Bonifica di Ragusa.

Adesso il messaggio deve essere chiaro: non può accadere che a pagare siano solo i dipendenti, mentre i super dirigenti la passano liscia. Se nel corso degli anni sono state assunte più persone del dovuto, la colpa è di chi li ha assunti o dei lavoratori? Se sono state assegnate mansioni superiori non giustificate la colpa di chi è? E, ancora, se il lavoratore non pagato, regolarmente assunto (che ne sa lui se quella assunzione poteva o non poteva essere fatta) chiede le proprie spettanze facendo causa all’ente, ha fatto bene o male? Al Consorzio di Bonifica di Ragusa ci sono dipendenti che devono percepire arretrati di 3 anni e anche se la Regione eroga i mandati, questi soldi si fermano in banca per pignoramenti dovuti alle varie sentenze vinte dai creditori. In buona sostanza la preoccupazione dei lavoratori è quella di non avere certezze per il futuro, di dover pagare per situazioni non create da loro.

“Anche per i Consorzi di bonifica- ha spiegato ancora Bandiera- abbiamo ricevuto una pesantissima eredità, i Consorzi sono allo sbando, una situazione debitoria di 100 milioni accertati e una di altri 100 che possono derivare dai contenziosi in essere. Su questo il governo aveva assunto un impegno preciso, quello di proporre una riforma organica della materia, lo abbiamo fatto, si tratta di una riforma che ha già iniziato l’iter parlamentare nella terza commissione presieduta dal deputato ragusano Orazio Ragusa, ha già avuto un primo apprezzamento da parte delle organizzazioni di categoria, dei sindacati, ma anche degli altri deputati, è una riforma che conta 42 articoli che darà in mano i Consorzi agli agricoltori, mette in liquidazione i vecchi Consorzi che saranno azzerati”.

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