La Ugri- Servizi per l’Ambiente è un’ azienda palermitana che opera, prevalentemente, con i suoi servizi in tutta la Sicilia, ma che sviluppa attività anche oltre lo Stretto. Lavora sia con il pubblico che con il privato. Ascoltare i bisogni della comunità è la mission con la quale la Ugri affronta il lavoro rivolgendosi alle […]
Torma a riunirsi a Roma il tavolo di confronto sul futuro di Blutec e quindi anche dell’area industriale di Termini Imerese.
La viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde ha convocato il tavolo per il 9 settembre alle 10: sono stati invitati a partecipare i rappresentanti del ministero del Lavoro, della Regione siciliana, della Regione Molise, di Invitalia, il sindaco di Termini Imerese, i commissari straordinari di Blutec e ovviamente i rappresentanti sindacali.
La convocazione, arrivata oggi, era molto attesa: ci si aspetta che in quella sede arrivino novità sui candidati alla reindustrializzazione dell’ex area Fiat di Termini: sono 8 le candidature arrivate e su queste si è espresso nei giorni scorsi il Comitato di sorveglianza.
Negli ultimi giorni è aumentata la pressione per accelerare l’iter. Il Pd ha presentato all’Ars un Ordine del giorno firmato dal capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo, dal segretario regionale PD Anthony Barbagallo e dagli altri deputati del gruppo Giuseppe Arancio, Michele Catanzaro, Antonello Cracolici, Nello Dipasquale e Baldo Gucciardi
“La Regione intervenga al tavolo di confronto istituito al Mise per conoscere e valutare le manifestazioni di interesse che sono state presentate per la reindustrializzazione del sito ‘ex Blutec’ di Termini Imerese, e mantenga l’impegno sui circa 90 milioni di euro delle risorse Poc 2014/2020 destinate al sostegno dei progetti e degli investimenti”. Lo prevede un Ordine del giorno presentato dal gruppo PD all’Ars, approvato nel corso della seduta di oggi.
“Al Mise risultano pervenute otto manifestazioni di interesse – dice il capogruppo Giuseppe Lupo – con questo Ordine del giorno approvato dall’aula abbiamo chiesto un impegno formale del governo regionale sul futuro del sito industriale di Termini Imerese e sulla tutela dei circa 1.000 lavoratori. È necessario il massimo sforzo per affrontare questa vertenza, anche in considerazione della scadenza della cassa integrazione che, dopo la proroga del Ministero del Lavoro, è prevista il prossimo 30 settembre”.