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Alcuni libri sono best-seller prima ancora di uscire. Altri, invece, sono considerati ‘poco opportuni’ e danno fastidio prima ancora di essere letti. “Il Tempo Opportuno”, primo romanzo di Paolo Ferrara, appartiene alla seconda categoria. Appena circolata la voce della sua imminente pubblicazione, qualcuno gli ha suggerito che fosse meglio lasciarlo nel cassetto, più di qualcuno ha storto il naso, certe porte si sono chiuse e alcune collaborazioni si sono interrotte.
In un mondo in cui si pubblicano senza problemi trattati sulla dieta delle sirene e biografie di celebrità con la memoria corta, questo romanzo sembra aver fatto paura. Forse perché lascia intravedere tra le righe qualcosa – o qualcuno – che sarebbe stato meglio non menzionare. Ma cosa contiene di così pericoloso?
“So di non avere scritto nulla che accusi o possa ledere l’onorabilità di qualcuno – precisa l’autore-tanto che anche il protagonista del mio romanzo è consapevole che colpevole delle sue vicissitudini è la gestione di un sistema sanitario siciliano sclerotizzato che, a giudicare da certe notizie, sembra essere cambiato ben poco.”
Un romanzo… troppo reale?
La trama è ispirata alla vita di Giuseppe Ferrara, classe 1929, chirurgo di talento e padre dell’autore, vissuto sino al 2006 a Sciacca. Un uomo che ha dedicato la propria esistenza alla medicina, eseguendo più di venticinquemila interventi chirurgici, senza mai piegarsi alle pressioni politiche, difendendo la propria integrità a ogni costo.
“Il Tempo Opportuno” è un mix di realtà e finzione in cui alcuni fatti – documentati da articoli di giornale e sentenze dell’epoca – si intrecciano con personaggi e vicende frutto dell’immaginazione dell’autore. Non una biografia, ma un romanzo che rievoca, attraverso il filtro della narrativa, il ricordo di un uomo che ha lottato per la propria dignità.
Tra le pagine emerge anche una ferita reale: la maldicenza che ha segnato il chirurgo Ferrara. Per anni una voce velenosa ha insinuato che le sue mani tremassero. Una menzogna priva di fondamento, ma capace di gettare un’ombra sugli ultimi anni della sua carriera.
Un’accusa che non ha colpito solo lui, ma che, seppur indirettamente, ha lasciato un segno anche su chi oggi ne racconta la storia. L’autore del romanzo, infatti, ha vissuto di riflesso il peso di quella calunnia ed è convinto che l’attacco non mirasse solo a screditare un medico di successo, ma servisse anche a influenzare l’orientamento politico locale. Un gioco di potere le cui ripercussioni si sono rivelate ben più gravi di quanto si potesse immaginare.
Il romanzo non è solo la storia di un medico, ma quella di un uomo che ha rifiutato di cedere a “certa politica”, al chiacchiericcio e alle voci infondate che cercavano di piegarlo. Una narrazione che trascende la singola vicenda e che si fa specchio delle dinamiche più ampie della provincia siciliana, dove le piccole battaglie personali si intrecciano con quelle politiche, ma dove la verità, purtroppo, rischia spesso di essere schiacciata dal rumore delle menzogne.
Il libro che scomoda troppi fantasmi?
Il problema non è solo il passato, ma anche il presente. “Il Tempo Opportuno” rischia di essere percepito da qualcuno come qualcosa di più di un semplice romanzo: un vaso di Pandora pronto a scoperchiarsi. Un testo che, senza proclami espliciti, riporta a galla storie, personaggi e connessioni che qualcuno avrebbe preferito lasciare nell’ombra.
Su questo punto, Paolo Ferrara osserva: “Chissà…Forse, a 32 anni dal suo pensionamento e 19 dalla sua morte, il dottor Giuseppe Ferrara fa ancora capolino nella coscienza di qualcuno…”
E allora, meglio censurare tutto sul nascere? Non pubblicarlo? Far finta che non esista?
“Non contesto le scelte degli editori – continua lo scrittore- che pur apprezzando qualità, stile e trama del mio romanzo lo hanno respinto. Non rispettare la loro scelta significherebbe rinnegare l’ideale assoluto del rispetto delle altrui idee e, dunque, della propria libertà, uno dei fondamentali insegnamenti datimi proprio da mio padre.”
Ma l’autore non si è arreso. Dopo aver visto chiudersi una porta dopo l’altra, ha deciso di pubblicarlo di tasca propria con Mio Libro (Gruppo Gedi Repubblica) e distribuirlo online. Se l’intento era quello di metterlo a tacere, il risultato è stato l’opposto.
“Mi torna in mente una frase – conclude Paolo Ferrara – detta da qualcuno a proposito del motivo per cui Sciacca non abbia ricordato un uomo che ha salvato migliaia di saccensi, e non solo: ‘Peppino Ferrara non faceva politica!’. Cos’altro aggiungere?
Adesso tutti si pongono la stessa domanda: Cosa c’è in questo libro che fa così tanta paura?
Al seguente link è possibile acquistare il libro “Il tempo opportuno” al prezzo di 18€ : https://ilmiolibro.kataweb.it/utenti/519945/paolo-g-l-ferrara/