Sicilia Economia - News di economia, turismo e agricoltura in Sicilia.



Accelerazione digitale principale driver di crescita delle imprese italiane

Le PMI e le grandi aziende italianegodono di buona salute finanziaria, con l’accelerazione digitale e la sua capacità di permettere la crescita della loro presenza al di fuori dell’Italia che ne costituiscono i due principali driver di crescita. Questo è il quadro che emerge dal nuovo report “Imprese italiane: le nuove vie della crescita”, realizzato da Nielsen e commissionato da American Express.

Secondo la ricerca, basata su interviste a 400 manager di aziende con un fatturato annuo tra i 10 e i 200 milioni di euro, le imprese che hanno ottenuto maggior successo in termini di aumento del fatturato sono quelle più avanzate nel percorso di digitalizzazione, di cui l’automazione dei pagamenti è un fattore chiave: il 74% degli intervistati ha dichiarato che la digitalizzazione e l’automazione dei pagamenti sono diventate una priorità negli ultimi dodici mesi, un dato confermato dal 51% che afferma di aver già aumentato l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici nell’ultimo anno.

Le imprese italiane stanno vivendo uno scenario in evoluzione, contraddistinto in primo luogo dalla volontà di innovare e di aumentare il ruolo e l’impatto della digitalizzazione, adottando così una mentalità più dinamica e flessibile rispetto al passato. American Express si dimostra consapevole dell’importanza di questa evoluzione, abilitando i pagamenti digitali oltre le nostre carte corporate tradizionali, mirando a migliorare l’esperienza di acquirenti e fornitori attraverso soluzioni altamente performanti e un servizio eccellente, risolvendo al contempo i problemi più comuni legati ai pagamenti B2B” ha dichiarato Enzo Quarenghi, Amministratore Delegato di American Express.

La digitalizzazione e l’internazionalizzazione guidano le migliori performance

Quasi la metà (47%) delle imprese italiane (PMI e grandi aziende) intervistate segnala una crescita del fatturato, in media a doppia cifra (19%), negli ultimi dodici mesi, rispetto ad appena il 7% che ha registrato delle perdite. Ancora migliori sono stati i risultati di quelle con un già alto livello di automazione dei pagamenti (il 55% ha riportato una crescita) e di quelle che esportano (il 56% ha riportato una crescita). Questo si riflette nel fatto che l’accelerazione digitale (per il 39%) e l’internazionalizzazione (per il 36%) costituiscono i principali driver di sviluppo, assieme alla disponibilità di un personale qualificato, che rimarca l’importanza di attrarre e trattenere i talenti.

La volontà di innovare delle imprese è dimostrata anche dalla scelta della tecnologia come principale priorità d’investimento, seguita dagli investimenti di capitale e spese operative come quelle per macchinari, logistica, ricerca e sviluppo.

Risparmio di tempo, efficienza e riduzione dei costi principali benefici dell’automazione dei pagamenti

La natura strategica dei pagamenti influenza i decisori all’interno delle aziende: tra le priorità per il prossimo anno in quest’ambito, sicurezza (78%), automazione e digitalizzazione (73%) e sicurezza dei dati (77%) sono le più citate. Le soluzioni di pagamento non sono più considerate come un servizio collaterale, ma come un vero driver di crescita: le imprese che hanno già automatizzato i processi di pagamento hanno riscontrato un risparmio di tempo (il 37% del campione, contro un risparmio medio del 26%) e denaro (il 23% del campione, contro un risparmio medio del 20%), oltre ad aver ridotto gli errori umani (37%), aver conseguito una fatturazione più veloce e accurata (36%) e una miglior gestione del flusso di cassa grazie a una ricezione più veloce dei pagamenti. Resta comunque un margine di miglioramento, con le principali barriere nell’adozione dell’automazione dei pagamenti rappresentate dall’inerzia (30%) e dalla mancanza di un partner adatto ad accompagnare le aziende lungo questo percorso (22%), mentre i costi sono solo al quinto posto, segnalato dal 19% degli intervistati.

Le imprese che invece utilizzano attualmente i pagamenti digitali citano, tra i benefici ottenuti, transazioni più facili e veloci (53%), un migliore controllo sulle spese aziendali (53%) e processi interni più veloci (53%); non sorprende quindi che oltre la metà delle aziende italiane abbia incrementato l’uso degli e-payment.

Prevista una crescita dei viaggi d’affari

La maggioranza delle imprese italiane oggi è attiva a livello internazionale: il 72% opera in almeno un altro paese, il 56% in due o più paesi, mentre il 50% esporta, percentuale che sale al 59% tra quelle che hanno registrato una crescita del fatturato nell’ultimo anno, e un altro 15% è interessata a cominciare a farlo nel prossimo futuro.

Questo ha determinato un ritorno dei viaggi d’affari sia in Italia sia all’estero ai livelli pre-pandemici per le aziende intervistate, con una maggioranza che afferma che i livelli di viaggi d’affari sono tornati a pari o aumentati rispetto a quelli pre-pandemici (74% per quelli in Italia e 77% per quelli all’estero). Rispetto allo scorso anno, il 32% delle imprese intervistate ha segnalato una crescita nei viaggi d’affari domestici rispetto all’anno precedente, mentre il 36% ha segnalato un aumento dei viaggi d’affari all’estero rispetto all’anno precedente. Nuovamente, le imprese che hanno riportato una crescita di fatturato lo scorso anno hanno visto aumenti maggiori dei viaggi d’affari rispetto all’anno precedente, rispettivamente per il 40% degli intervistati (per i viaggi nazionali) e 46% (per i viaggi all’estero).

La pandemia ha comunque definito nuove priorità in termini di viaggi d’affari: la sicurezza è al primo posto, per il 57% degli intervistati che la cita, un fattore chiave quindi nel post-pandemia, seguita dalla prevenzione dei problemi e dalla semplificazione dei processi, entrambi al 52%, mentre una minor durata dei viaggi si colloca più in basso, col 42%.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ambiente

2 min

La Ugri- Servizi per l’Ambiente è un’ azienda palermitana che opera, prevalentemente, con i suoi servizi in tutta la Sicilia, ma che sviluppa attività anche oltre lo Stretto. Lavora sia con il pubblico che con il privato. Ascoltare i bisogni della comunità è la mission con la quale la Ugri affronta il lavoro rivolgendosi alle […]

1 min

Un milione e 100 mila euro per adeguare gli impianti elettrici di tre dighe in Sicilia, tutte nell’Ennese. Lo prevede un bando del dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti pubblicato sul sito istituzionale della Regione Siciliana. In particolare, nella diga Olivo, in contrada Gritti a Piazza Armerina, verranno eseguiti lavori su distribuzione esterna, cabina elettrica, due gruppi […]

2 min

C’è ancora tanto da fare in Sicilia in tema di gestione e depurazione delle acque refluee urbane con una gestione contrassegnata dal caos frutto “di una infelice combinazione di incapacità politica e disorganizzazione tecnica”. E’ quello che scrive la commissione nazionale ecomafie nel rapporto finale sulla situazione in Sicilia. La commissione, guidata dal presidente Stefano […]

1 min

Il governo Musumeci, su proposta dell’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, nell’ultima seduta di giunta ha approvato il Paf (Prioritized Action Framework), il Piano delle azioni prioritarie per la Rete Natura 2000 siciliana. Questo importante traguardo permetterà alla Regione Siciliana di garantire ogni investimento utile alla tutela e alla valorizzazione del capitale naturale regionale. L’approvazione […]

2 min

Si è insediato ieri il tavolo tecnico presieduto dall’assessore regionale per il Territorio e l’ambiente, Toto Cordaro, per definire la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile “La Sicilia Sostenibile”, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030. Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti dei dipartimenti in capo agli assessorati della Regione Siciliana ed esperti esterni […]