Sicilia Economia - News di economia, turismo e agricoltura in Sicilia.



Aggressioni ai medici: campanelli d’allarme e situazioni a rischio

Palermo, Catania, Bari, Cagliari. È l’inquietante roadmap, nel solo mese di marzo, di aggressioni ai medici. Ma come nascono le aggressioni al personale medico-sanitario? Secondo dati Inail, confermati dal Ministero della Salute, ogni anno si registrano 1200 episodi di violenza nei confronti degli operatori della Sanità, e nel 70% dei casi le vittime sono donne, soprattutto guardie mediche. Consulcesi Group, realtà da sempre al fianco dei medici, lancia un appello affinché la situazione vessatoria in cui operano gli operatori sanitari trovi l’adeguato livello di attenzione e soprattutto risposte concrete. I fenomeni di violenza, infatti, non nascono per caso ma in precisi contesti a rischio e in presenza di fattori che rappresentano veri e propri campanelli d’allarme.

Come nascono dunque le aggressioni ai medici e non solo? Una domanda che potrebbe suonare provocatoria, ma che non lo è affatto: ci sono specifici fattori e luoghi che mettono a rischio i nostri camici bianchi, ormai costretti a operare in condizioni di pericolo costante. Infatti, secondo dati Inail, confermati dal Ministero della Salute, ogni anno si registrano 1200 episodi di aggressioni ai medici e agli altri operatori della sanità, e nel 70% dei casi le vittime sono donne, soprattutto guardie mediche.

Consulcesi Group, realtà da sempre al fianco dei medici, lancia un appello affinché la situazione vessatoria in cui operano gli operatori sanitari, trovi l’adeguato livello di attenzione e soprattutto risposte concrete. I fenomeni di violenza, infatti, non nascono per caso ma in precisi contesti caratterizzati da fattori che rappresentano veri e propri campanelli d’allarme:

  1. L’aumento di pazienti con disturbi psichiatrici acuti e cronici dimessi dalle strutture ospedaliere e residenziali;
  2. La diffusione del fenomeno di abuso di alcol e droga;
  3. L’accesso senza restrizione di visitatori presso ospedali e strutture ambulatoriali;
  4. Lunghe attese nelle zone di emergenza o nelle aree cliniche, con aumento della frustrazione in pazienti e accompagnatori;
  5. Ridotto numero di personale durante alcuni momenti di maggiore attività (trasporto dei pazienti, visite ed esami diagnostici);
  6. Servizi di assistenza in luoghi dislocati sul territorio ed isolati, quali i presidi territoriali di emergenza o continuità assistenziale, in assenza di telefono o di altri mezzi di segnalazione/allarme;
  7. Mancanza di formazione del personale medico-sanitario nel riconoscimento e controllo dei comportamenti ostili e aggressivi;
  8. Scarsa illuminazione delle aree di parcheggio e delle strutture.

Da segnalare, inoltre, che i medici e gli operatori più a rischio sono quelli che operano nelle seguenti aree:

  1. La rete di emergenza-urgenza;
  2. Strutture psichiatriche ospedaliere e territoriali;
  3. Luoghi di attesa;
  4. Servizi di geriatria;
  5. Servizi di continuità assistenziale.

Queste e altre utili informazioni sono contenute nel corso FAD (Formazione a Distanza) del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione dal titolo “Rischio aggressione nel luogo di lavoro”, realizzato in partnership con Consulcesi Club e on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it.

«L’escalation di aggressioni e violenze, ormai all’ordine del giorno, impone una soluzione immediata per arginare un fenomeno pericolosamente dilagante. Non è in alcun modo accettabile che questa vergognosa situazione diventi la norma: occorre puntare sulla formazione per prevenire le aggressioni e proteggere il personale sanitario», commenta Consulcesi.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ambiente

3 min

Il Mezzogiorno si candida a diventare snodo strategico tra Europa e Africa. A Maida, in provincia di Catanzaro, si è aperto il Global South Innovation 2025, forum internazionale che riunisce oltre cinquanta esperti, istituzioni e imprese per definire un nuovo modello di sviluppo per il Sud. L’obiettivo è ambizioso: trasformare il Mediterraneo in una piattaforma […]

4 min

L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]

3 min

Si è svolto ieri a Catania, presso l’NH Hotel Parco degli Aragonesi, il primo appuntamento del programma “La sfida della sostenibilità – Stakeholders a confronto”, organizzato da Manageritalia Sicilia. Con oltre 120 partecipanti tra rappresentanti istituzionali, imprenditori e giovani universitari, l’evento dal titolo “Verso un futuro sostenibile” ha inaugurato un ciclo di incontri in cinque […]

5 min

La Sicilia è di nuovo nell’occhio del ciclone per una nuova emergenza ambientale: un progetto di depurazione contestato, lacune amministrative, e la concreta minaccia di sanzioni europee per 100 milioni di euro. La Commissione Europea ha recentemente lanciato un monito ufficiale all’Italia per il mancato rispetto delle normative comunitarie, e la Sicilia si ritrova ancora […]

2 min

La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione.  Secondo […]