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Area industriale di Catania, Confindustria: “Serve un piano strategico”

Un programma straordinario per la gestione delle emergenze nell’Area industriale di Catania.  Attivazione di un fondo unico per le opere di manutenzione ordinaria.  Verifica periodica dello stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione della zona industriale. 

Area industriale di Catania

Queste in sintesi le principali richieste messe in campo oggi dagli industriali etnei nel corso di una riunione promossa da Confindustria Catania con i vertici dell’amministrazione cittadina. Presenti il presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco, il sindaco Salvo Pogliese, l’assessore comunale con delega alla Zona industriale, Giuseppe Arcidiacono, il presidente di Sidra, Fabio Fatuzzo.

“Un’occasione di confronto importante   – ha affermato in apertura dei lavori  Biriaco –  per fare il punto sullo stato dell’arte delle opere finanziate dal Patto per Catania e soprattutto per chiedere la pianificazione di interventi che assicurino una manutenzione costante dell’area,  contrastando lo stato di abbandono in cui versano alcune opere già realizzate. E’ impensabile parlare di attrazione degli investimenti se non riusciamo a garantire alle imprese insediate neanche i principali servizi essenziali.  Se non si programmano piani di emergenza contro le piogge e gli allagamenti che continuano  a mettere in pericolo lavoratori e imprese.  Occorre avere ben chiaro che solo garantendo vivibilità e sicurezza al territorio le imprese potranno investire e far ripartire l’economia”.   

 “Dal nostro insediamento –  ha dichiarato il sindaco Pogliese – gli stanziamenti destinati alla zona industriale sono stati  triplicati con un aumento delle risorse finanziarie passate da 12,5  a 32 milioni di euro. E ciò,  grazie anche ai 10 milioni di euro messi a disposizione della Regione siciliana e ai fondi provenienti alla rimodulazione del Patto per Catania. E’  un segnale concreto di attenzione verso un’ area dalla quale proviene il 15% del Pil della Regione che vive però ancora una condizione di inammissibile disagio. In questi mesi abbiamo già concluso alcuni interventi importanti, altri arriveranno a breve secondo le priorità che saranno segnalate da Confindustria e dalle imprese insediate”.
“Inoltre – ha proseguito Pogliese, rimarcando le difficoltà dovute alla carenza di progettisti all’interno della macchina amministrativa –  dopo anni di blocco del turn over,   potremo finalmente assumere 70 nuovi tecnici, tra ingegneri, avvocati, architetti e commercialisti,  attingendo ai fondi del programma React- Eu, per oltre 4 milioni di euro, apportando  nuove energie e nuove competenze indispensabili a rendere operativi i progetti”.
Ad illustrare gli interventi già avviati e conclusi nell’area,  tra i quali la riqualificazione degli impianti di illuminazione –  che saranno a brevissimo messi in funzione –   è  stato l’assessore Arcidiacono. “I bandi che consentiranno l’utilizzo dei 10 milioni di euro messi in campo dalla Regione – ha dichiarato –  saranno pubblicati entro il prossimo 31 dicembre. Con la realizzazione dei ribassi d’asta, inoltre,  contiamo di programmare altri progetti di riqualificazione indicati come prioritari dagli imprenditori”. 

Fabio Fatuzzo, infine,  mettendo in rilevo le criticità dell’area, ha sottolineato come obiettivi  prioritari siano il completamento della rete fognaria e la messa in esercizio della linea dei reflui industriali del depuratore di Pantano D’Arci.  Un  piano, questo,  dal valore di 35 milioni di euro,   che potrebbe dare efficienza all’assetto idraulico della Zona industriale e per il quale è stata già avanzata una specifica richiesta di finanziamento alla Regione.

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