La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
Area industriale di Catania: il degrado danneggia le imprese esistenti, allontana gli investitori e limita lo sviluppo. Lo hanno affermato gli imprenditori che oggi si sono incontrati in una riunione promossa da Confindustria con le imprese insediate a Pantano D´Arci. Un faccia a faccia con il presidente Antonello Biriaco, l’assessore comunale con delega alla Zona industriale, Giuseppe Arcidiacono, il direttore generale dell’Irsap, Gaetano Collura, il presidente della Sidra, Fabio Fatuzzo, cruciale per imprimere una svolta al percorso di rigenerazione del polmone produttivo del territorio etneo che vive da anni uno stato di inconcepibile degrado.
“Si è trattato di un momento di confronto essenziale – ha spiegato Biriaco – per conoscere la tabella di marcia e le tappe da scandire per dare risposte agli imprenditori che investono e hanno diritto ad un’infrastruttura funzionante. Per anni ci siamo battuti contro quel garbuglio di responsabilità che si intrecciano nella gestione delle aree industriali e che hanno reso più facile il rimpallo dei problemi: “non è di nostra competenza”, “non abbiamo liquidità”, sono stati i ritornelli d’ordinanza in risposta alle mille criticità denunciate dagli imprenditori e lasciate senza soluzione”.
Area industriale di Catania: l’elenco dei nodi irrisolti è noto: l’ assenza di manutenzione delle strade, non c´è sicurezza del territorio, i rifiuti non vengono raccolti, c´è un preoccupante dissesto idrogeologico. Sono tutti elementi che si traducono per le imprese in una zavorra insostenibile. E gli esempi recenti non mancano: “L´ultimo allagamento dovuto alle piogge dei mesi scorsi – ha proseguito Biriaco – ha provocato danni per milioni di euro e in almeno un paio di casi ha costretto le aziende a fermare la produzione. Chi deve risponderne?”. “E´ certo che il recente passaggio di competenze dall´Irsap alla Sidra, relativamente al sistema idrico, vada nella direzione auspicata della semplificazione, ma non basta. Occorre chiarire quali siano i piani di intervento per l’area, in che tempi realizzarli e quali le risorse a disposizione. Insomma, un piano strategico che fissi in modo netto e chiaro obiettivi e strumenti per trovare soluzioni non più rinviabili”.
“Il trasferimento di competenze – ha chiarito Collura – costituisce un passo avanti nell´ottica di ottimizzare il funzionamento e la gestione delle reti a garanzia di un servizio migliore per le imprese ad un prezzo concorrenziale, essendo peraltro affidato al Gestore Unico – come prevede la legge – e in questo caso a Sidra, società che si occupa già di gestire il sistema idrico della città di Catania e quindi dotata di risorse e competenze in termini di mezzi e uomini. La rinnovata intesa con il Comune di Catania ha fatto sì, inoltre, che il Rup, nominato fra il personale dell’Irsap, per il progetto di “Riqualificazione nodi e tratti principali rete idrica potabile ed industriale di Catania”, ha nelle scorse settimane trasmesso all´Urega il bando per le verifiche correlate e la successiva pubblicazione. E´ nostro interesse primario – ha aggiunto Collura – favorire lo sviluppo delle attività produttive ed in particolare le aziende insediate o prossime all´insediamento, puntando le nostre risorse ed energie verso quelle funzioni che poi costituiscono la mission dell’Ente, ovvero la riqualificazione infrastrutturale con le grandi opere previste nel Piano triennale delle Opere pubbliche e lo sviluppo delle imprese anche attraverso strumenti, quali un portale on line di servizi alle imprese, in via di collaudo ed avviamento, per accelerare i tempi di risposta alle imprese”.
A rispondere alle sollecitazioni degli imprenditori sull’ area industriale di Catania anche l’assessore Arcidicono, che ha sottolineato l’importanza per le imprese di poter contare da ora su un’interlocuzione unica, grazie anche all’azione messa in campo dall’amministrazione Pogliese e dal governatore Musumeci “che si è impegnato a garantire risorse aggiuntive per la zona industriale di Catania pari a 10 milioni di euro”. Sulle azioni in programma a breve è stata annunciata la pulizia dei quattro canali che insistono nell’area industriale, compresi sottocanali e affluenti, per i quali è stato assicurato il completamento dei lavori, deliberati come somma urgenza, entro il prossimo settembre.
Il punto sulle competenze affidate alla Sidra è stato fatto da Fabio Fatuzzo, il quale ha rilevato come i nuovi compiti richiedano un sforzo importante sia dal punto di vista finanziario che di risorse professionali, che è possibile sostenere solo con una struttura di tecnici e ingegneri appositamente dedicata alla zona industriale. Due le questioni prioritarie da affrontare sul territorio: la realizzazione delle condotte per l’erogazione di acqua potabile e l’adeguamento del sistema fognario e di depurazione delle acque, opere per le quali è stata confermata per il prossimo mese di luglio la pubblicazione del bando di gara per il rifacimento delle condotte esistenti.