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Banca Popolare Sant’Angelo, l’istituto siciliano punta sul green

  • L’attenzione alle tematiche green e all’impatto ambientale della Popolare Sant’Angelo
  • Oltre mezzo milione investito in revamping e relamping delle proprie agenzie
  • Smart working, riunioni e formazione in remoto riducono i chilometri percorsi da dirigenti e dipendenti

Una sempre maggiore attenzione alle tematiche green e all’impatto delle proprie attività. La Sant’Angelo, Banca Popolare autenticamente siciliana legata al territorio e ai suoi molteplici aspetti, sin dal 2015 ha dedicato risorse alla riduzione graduale dell’impatto ambientale delle filiali investendo oltre mezzo milione di euro (530 mila euro) nel relamping (la sostituzione dell’illuminazione) e nel revamping (l’ammodernamento in generale) delle proprie sedi, mentre la modalità di svolgimento in remoto delle riunioni ha ridotto trasferte e spostamenti dei dipendenti ed infine, grazie ad un accordo con Arca Sgr, una delle principali realtà nel campo del risparmio gestito in Italia, può proporre prodotti di investimento fortemente centrati su tali ormai fondamentali tematiche.  

Nell’ultimo biennio le filiali interessate dagli interventi di relamping sono state quelle di Palma di Montechiaro, Raffadali, Lampedusa, Cianciana, Licata Oltreponte, Licata Sede, Porto Empedocle, mentre quelle di Favara, Palermo 9 e 10, Canicattì, Agrigento e Lampedusa sono state dotate anche di impianti tecnici volti a un maggiore risparmio energetico , tra i quali innovativi sistemi di condizionamento dell’aria. Per il 2021 interventi simili di ottimizzazione ambientale in chiave green saranno realizzati in altre tre filiali: Gela 1, Gela 2 e Ribera.

In occasione dell’attività di rebranding, avviata dalla Banca nel dicembre dello scorso anno, la sostituzione delle insegne di filiale prevede la realizzazione dei nuovi impianti pubblicitari con illuminazione a led a basso consumo. L’attività è partita dalle filiali di Palermo 7, Palermo 9, Palermo 10, Agrigento, Licata Agenzia, proseguirà nell’anno 2021 con sostituzione delle insegne nelle restanti filiali.

Ma non si tratta degli unici interventi realizzati in questa ottica dai vertici della Popolare. Tutte le filiali dispongono, infatti, del servizio di server fax per l’invio e la ricezione dei fax via mail, con conseguente riduzione di consumo di carta stampata, di toner, di inchiostri ed emissioni nocive delle stampanti.

Anche l’attività di digitalizzazione della contrattualistica e delle contabili di sportello attraverso l’utilizzo della firma grafometrica ha consentito e consentirà sempre più una cospicua riduzione della carta stampata e del consumo di toner. Per l’anno 2021, l’US Sistemi e Servizi Informatici ha previsto l’esternalizzazione, su cloud, del data center di Licata. Ciò comporterà la riduzione di consumo energetico.

Inoltre la Banca ha ormai strutturato in pianta stabile l’utilizzo della tecnologia, modificando le modalità delle riunioni che si effettuano non più in presenza ma attraverso l’utilizzo di sistemi di videoconferenza, riducendo in tal modo le trasferte e il conseguente impatto ambientale nei trasporti. Lo smart working inoltre ha contribuito sensibilmente alla riduzione degli spostamenti in auto dei dipendenti. Dall’attuazione del piano per il lavoro a distanza, che ha visto coinvolte nel 2020 mediamente 30 risorse per tutto il periodo, possono essere quantificati circa 60.000 km percorsi in meno dalle risorse che ogni mattina si recavano sul posto di lavoro; dall’azzeramento delle trasferte del personale possono essere quantificati circa 63.000 km non percorsi mentre dalla formazione convertita totalmente in fad circa 70.000 km non percorsi.

Infine la Banca, grazie all’accordo sottoscritto con Arca Sgr, propone ai propri clienti alcuni prodotti “green”. Il primo è Arca opportunità green composto da un portafoglio azionario interamente guidato da criteri di sostenibilità ambientale fondato su economica circolare, mobilità sostenibili ed energie rinnovabili; mentre Arca Oxigen plus è il fondo che investe in strumenti obbligazionari e azionari che consentano di contenere le emissioni di CO2 rispetto ad un portafoglio tradizionale non focalizzato su tali tematiche. Al fondo, inoltre, è legato un progetto di piantumazione di 3 mila alberi all’anno per la riqualificazione e la tutela del territorio. I boschi piantati nel contesto di questa iniziativa entreranno a fare parte del progetto Mosaico Verde, iniziativa lanciata da Azzero CO2 e Legambiente con il sostegno di Ministero dell’Ambiente e Anci.

“La nostra banca da tempo ha puntato l’attenzione sulla sostenibilità delle nostre filiali come dimostrano gli interventi realizzati già dal 2015 e quelli in programma”, spiega l’Ad della Banca Popolare Sant’Angelo, Ines Curella, “inoltre abbiamo intensificato la nostra offerta di prodotti di investimento sostenibili secondo criteri ambientali, sociali e di governance (Esg) in linea con quello che accade nel mercato dove in Europa, solo nell’ultimo anno, i risparmiatori hanno investito oltre 223 miliardi di euro nei fondi europei dedicati alle aziende green; contribuiamo così a creare un portafoglio diversificato, resiliente e capace di adattarsi al cambiamento dei nostri tempi”.

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