La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
L’alta capacità ferroviaria arriva per la prima volta in Sicilia. E lo fa su una linea strategica, il collegamento tra Palermo e Catania, fino ad oggi per molti tratti ancora ad un solo binario con i treni costretti ad alternarsi nella corsa.
All’interno di questa grande opera, il Gruppo Webuild è oggi impegnato nella costruzione della tratta Bicocca-Catenanuova, 38 chilometri di ferrovia tuttora in via di realizzazione grazie anche al supporto di 193 imprese, tra fornitori e subfornitori, tutte italiane.
Una rappresentanza di eccellenze produttive che provengono per il 58% del totale dalla Sicilia stessa, seguita dalla Lombardia e dal Veneto. Tra queste, la Natisone Lavori, che ha messo a disposizione del cantiere i suoi brevetti per la realizzazione del sistema di sostegno dei binari; la Gecob, impegnata nella costruzione dei pali di fondazione; fino al Centro studi di economia applicata dell’Università di ingegneria di Catania, che ha lavorato invece sullo studio dell’impatto dell’opera sul territorio.
Aziende ma anche istituzioni universitarie impegnate in un cantiere che già oggi dà lavoro a 430 persone, tra dirette e indirette, con l’obiettivo di dar vita a un’opera strategica per la Sicilia.
La linea ad alta capacità raggiungerà infatti i 180 km/h, contro i 90 km/h di oggi e supererà l’imbuto del binario singolo, presente nel tratto interno del percorso. Attualmente, quando ci sono due treni in corsa, uno si ferma alla stazione per dare precedenza a quello che sta passando.
La nuova Palermo-Catania sarà quindi una linea moderna, che nasce da un progetto complesso e innovativo, dove – solo per la tratta Bicocca-Catenanuova (dai pressi dell’aeroporto di Catania fino alla provincia di Enna) – verranno movimentati 1,5 milioni di metri cubi di terra.
Tutti lavori che sono in corso senza mai interrompere il funzionamento della vecchia linea. Tutto questo per portare a termine un’opera strategica che rientra nei corridoi TEN-T, la rete ad alta velocità alta capacità ferroviaria sostenuta dall’Unione Europea. Ancor di più in questa crisi del Covid-19, infrastrutture come la Palermo-Catania diventano strategiche per far ripartire il Sud, non solo dal punto di vista dei collegamenti moderni ed efficienti, ma anche da quello del lavoro e dello sviluppo.