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Blockchain, in Sicilia legge sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari

Tracciabilità completa dei prodotti agroalimentari siciliani attraverso la tecnologia Blockchain: la proposta della deputata Jose Marano del Movimento 5 Stelle, proposta inserita con un emendamento al collegato alla finanziaria, entrato nel testo di legge all’art. 6 approvato oggi dall’Assemblea regionale siciliana.

La norma prevede lo sviluppo di una piattaforma informatica multifunzionale che promuove la creazione, lo sviluppo e l’applicazione della Blockchain al fine di garantire la sicurezza ed il controllo dei prodotti alimentari, la tracciabilità e rintracciabilità degli stessi e di accrescere la fiducia dei consumatori finali nell’operato delle istituzioni e delle aziende.

Blockchain

“C’è un modo per conoscere le origini e la storia esatta di tutto quello che mangiamo – spiega la deputata regionale M5S Jose Marano, che ha promosso il disegno di legge – per tutelare la salute di tutti e per difenderci dalla merce contraffatta e dai prodotti contaminati o di cui non si conosce la provenienza. La soluzione è offerta dalla tecnologia Blockchain, che possiamo paragonare a un registro elettronico che contiene informazioni condivise in rete e accessibili a tutti, validate dall’intera rete e quindi aggiornate e visionabili da chiunque in completa trasparenza e autonomia. Nel campo agroalimentare questo si traduce nella possibilità per il cittadino, inquadrando l’etichetta col proprio smartphone, di conoscere tutte le informazioni sulla storia del prodotto, dalla coltivazione, al trasporto, alla trasformazione, alla vendita. Uno strumento semplice, ma incredibilmente potente, che in Sicilia ci permetterà di tutelare le nostre eccellenze. Le imprese siciliane avranno la possibilità di certificare la vera provenienza dei prodotti e chi acquisterà le arance siciliane, il pistacchio di Bronte o il pomodoro di pachino potrà avere la certezza di ciò che mette sulla propria tavola”.

“Questa è una battaglia – ricorda Marano – portata avanti dall’agosto 2018, quando è stato depositato il disegno di legge che grazie alla mia perseveranza oggi inizia a diventare realtà. Un altro importante risultato raggiunto che si aggiunge al provvedimento voluto in Legge di Stabilità 2019 che stanziava 4 milioni di euro le imprese innovative che decidono di investire in Blockchain, operativo già dal prossimo 1 ottobre attraverso l’istituto finanziario Irfis-Sicilia. Ovviamente oggi è solo l’inizio di una nuova fase, perché continuerò a lavorare affinché la Blockchain diventi uno strumento utile per un consumo critico e attento dei cittadini siciliani ed un’opportunità di sviluppo e crescita economica per le imprese siciliane. Per il sì definitivo alla norma si attende ora l’ok finale all’intera riscrittura del collegato. Ringrazio tutte le persone che in questo anno hanno contribuito alla promozione di questo progetto”

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