Il Mezzogiorno si candida a diventare snodo strategico tra Europa e Africa. A Maida, in provincia di Catanzaro, si è aperto il Global South Innovation 2025, forum internazionale che riunisce oltre cinquanta esperti, istituzioni e imprese per definire un nuovo modello di sviluppo per il Sud. L’obiettivo è ambizioso: trasformare il Mediterraneo in una piattaforma […]
Un servizio solitamente apprezzato ora crollato miseramente. L’emergenza Coronavirus è diventata per socialfood.it, ormai sinonimo di consegna a domicilio con i driver che sfrecciano in città, una Caporetto. Accade in queste ore.
A chi ha ordinato una pizza o magari altro nel pomeriggio è stato recapitato il seguente messaggio: “Gentile cliente a causa di un attacco ai nostri server che non ha permesso di gestire nei tempi corretti il suo ordine subirà un ritardo che cercheremo di contenere il più possibile. Le chiediamo un po’ di pazienza e ci scusiamo in anticipo per il disagio che le stiamo creando. Cordiali saluti, lo staff di socialfood”.
Ma il disagio è diventato veramente ingestibile per i clienti visto che il ritardo sulle consegne accumulato è di oltre un’ora. Non solo: al numero di telefono non risponde nessuno con i clienti abbandonati a se stessi. E a peggiorare la situazione non rispondono nemmeno i locali che dovevano fare la consegna. Se prenda il caso della noto locale Cagliostro di Corso Vittorio Emanuele a Palermo (pizzeria-ristorante): il numero di telefono squilla a vuoto e su Facebook non risponde nessuno. Di solito così puntuali e ligi quando si trattava, in tempi normali, di fare le prenotazioni sembrano tutti dissolti.