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Food, i palermitani amano il cibo a domicilio

I palermitani ordinano sempre più cibo a domicilio e il digitale sta trainando questa abitudine di scegliere direttamente dallo smartphone cosa mangiare a pranzo o a cena. A rivelarlo è la prima “Mappa del cibo a domicilio in Italia” in 18 città da nord a sud, realizzata da Just Eat, leader nel mercato dei servizi per ordinare pranzo e cena a domicilio presente in Italia dal 2011. Dallo studio Palermo sta continuando a crescere con un incremento degli ordini del 103% rispetto all’anno scorso, con le specialità di carne e di pesce come quelle più in crescita.

Lo studio nasce per osservare da vicino le dinamiche della rivoluzione del digital food delivery – dalle scelte legate alle cucine, ai piatti più desiderati esplorando, di città in città, i comportamenti, la professione, l’età e l’approccio alla varietà in cucina e all’ordinazione a domicilio. In generale la popolazione italiana ama mangiare a casa, e desidera farlo bene, variando molto e sperimentando piatti e gusti, e in questo scenario il capoluogo siciliano ha registrato una crescita che rivela una propensione dei Palermitani verso l’utilizzo sempre più frequente del digita food delivery come modalità per ordinare a domicilio e scoprire sapori nuovi.
In particolare, a guidare la crescita, a sorpresa, ci sono le specialità di carne e pesce (+383%) con il tipico piatto siciliano stigghiola e i ravioli di cernia che primeggiano tra le preferenze culinarie, il medio orientale (+246%) con falafel al primo posto tra i piatti più ordinati, e infine i dolci (+221%) con la gauffre alla nutella e, a sorpresa torta e Cupcake entrambe Red Velvet. Trend in salita che hanno preso il posto ad esempio della cucina vegana, meno ordinata a Palermo rispetto allo scorso anno.
Nella classifica degli ordini dei Palermitani sul podio si posizionano però la cucina giapponese con il piatto preferito, il sushi misto, seguita da quella americana con il Burger Bacon in prima battuta e infine dagli ordini di pollo nella classica variante con le patatine fritte.
Ma le specialità palermitane da ordinare a domicilio sono amate in altre città, come ad esempio il baccalà a Milano e Pisa, il cartoccio di Panelle a Roma o i famosi cannoli siciliani che sono ordinati in particolare a Milano, Genova e Verona nella classica versione con la ricotta mentre a Bologna sono preferiti nella variante al pistacchio.

I Palermitani risultano inoltre in linea con le tendenze dei cittadini degli altri 17 comuni coinvolti nell’analisi dal punto di vista delle professioni che ordinano di più, di chi investe maggiormente e delle fasce di età più attive. Impiegati (40%) e studenti (34%) ordinano con più frequenza, seguiti dai liberi professionisti (14%) che sono però coloro che amano variare di più e sperimentare nuovi piatti. Guardando nel portafoglio, il libero professionista è la figura più disponibile ad investire in un pranzo o una cena ordinata via app a domicilio, con mediamente 700 euro all’anno di spesa, seguito dall’impiegato con 647 euro di spesa, e da chi sta ancora facendo un percorso di studi che spende 378 € avendo una capacità economica inferiore.

Esplorando infine i trend generazionali, si scopre in tutta Italia un’intensa attività di digital food delivery da parte dei Millennials 18-36 (70%) seguiti dalla Generazione X 36-45 (22%) e dagli over 45 (8%). I più adulti si dimostrano però più desiderosi di sperimentare cucine particolari, ordinando cucina giapponese (14%) e cibo asiatico (10%), mentre i più giovani (18-25 anni) amano ancora la pizza a casa (75%) da condividere con gli amici in occasione dello studio, di una serata davanti alla tv o di una festa.

Ma come si dividono i gusti tra uomini e donne? Se si dividono equamente tra chi ordina di più, le più attive sono le Millennials (75%) rispetto agli uomini della stessa età (69%), situazione opposta per la Generazione X che vede ordinare di più gli uomini (23%) del gentil sesso (17%) con in coda per entrambi invece gli over 45 (8%). Anche nella tipologia di ordini e fedeltà ai ristoranti poi si evincono forti differenze. Il mondo femminile ama ricevere a domicilio cibo giapponese (14%), mentre l’emisfero maschile oltre alla pizza che regna sovrana (55%) preferisce scegliere tra oltre 50 cucine di tipologie diverse (12%), in particolare hamburger, etnico, sudamericano e dolci. Le donne sono inoltre più fedeli ai medesimi ristoranti, soprattutto se si tratta di cucine orientali, mentre gli uomini tendono a ordinare cibi sostanziosi per non rischiare di rimanere delusi e a stomaco vuoto.

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