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Il dolce tipico fa litigare Polizzi con Petralia Soprana

Il 4 ottobre il Comune di Petralia Soprana ha assegnato la denominazione Deco allo sfoglio, un prodotto tipico che il Comune di Polizzi Generosa rivendica come proprio e accusa: non è tutelata l’origine, l’autentica ricetta, il vero nome e soprattutto i prodotti con i quali va confezionato. “E’ un vero e proprio furto ai danni della comunità polizzana – dice il sindaco di Polizzi Giuseppe Lo Verde – .  Mi chiedo come si possa valorizzare un prodotto tipico di un comune ledendo la tipicità di un prodotto come lo sfoglio di Polizzi che ha una sua tradizione, una propria ricetta e soprattutto non si produce dal 1995 come accade con lo sfoglio madonita, data che viene indicata sempre nel disciplinare di produzione e commercializzazione di questo fantomatico sfoglio”.

Il sindaco annuncia battaglia: “Ci attiveremo in tutte le sedi per difendere le ragioni della comunità di Polizzi Generosa e tutelare la tradizione dei suoi maestri pasticceri che da secoli confezionano e producono lo sfoglio”.

«Lascia senza parole apprendere che il comune di Petralia Soprana abbia certificato fra i prodotti a marchio comunale Deco lo sfoglio chiamato delle Madonie – dice Lo Verde -. Ho deciso di intervenire pubblicamente perché voglio portare all’attenzione del territorio madonita una vicenda che sa dell’incredibile. Le denominazioni comunali sono un riconoscimento che l’amministrazione concede ad un prodotto collegato al territorio per valorizzare tradizioni agroalimentari. Condivido l’idea del Comune di Petralia Soprana di istituire un registro Deco presso il proprio Comune. Riconoscere un prodotto nel territorio comunale, però, non può significare per nessun motivo rubare questo prodotto ad un comune dello stesso territorio”.

Il sindaco di Polizzi spiega il perché delle contestazioni alla scelta di Petralia Soprana: “Non posso accettare in silenzio, quindi, la scelta di iscrivervi quello che viene chiamato “Sfoglio madonita” perché nel tentativo di valorizzare una discutibile tradizione del comune di Soprana si lede una chiara e storica tradizione del comune di Polizzi Generosa. Il tentavo di rubarci lo sfoglio di Polizzi si cela dietro diverse contraddizioni che si possono leggere nel disciplinare di produzione e commercializzazione di questo fantomatico sfoglio”.

Almeno tre le contraddizioni individuate dal sindaco di Polizzi: “La prima contraddizione riguarda la denominazione del prodotto che non appare chiara. Non si capisce, infatti, come mai quello che viene chiamato in dialetto “U sfuogghiu da Soprana” viene poi definito in Italiano “lo sfoglio Madonita”. Se esiste una tradizione che va sotto il nome di “U sfuogghiu da Soprana” sarebbe stato corretto denominare questo prodotto in Italiano: “Lo sfoglio di Soprana”. Non è stato così perché non esiste alcuna tradizione di sfoglio a Soprana. Ed anzi questo nome viene stravolto ancora di più quando nella delibera di giunta diventa “Sfoglio delle Madonie”. Cosa si vuole tutelare con questa confusione di nomi? Lo sfoglio di Soprana che non esiste? Lo sfoglio madonita che non esiste? Lo sfoglio delle Madonie che non esiste?”

E poi: “La seconda contraddizione riguarda le lacune storiche che si trovano sempre nel disciplinare di produzione e commercializzazione di questo fantomatico sfoglio. Basta leggere l’articolo che riguarda la ricerca storica del prodotto. Viene detto, infatti, che la sua origine risale al XV secolo quando veniva preparato all’interno dei monasteri madoniti.  Affermazione molto generica – dice Lo Verde -. Bisognerebbe dire quali sono questi monasteri e soprattutto quale monastero avrebbe portato la tradizione a Petralia Soprana. Il disciplinare non lo può dire perché questo Monastero di Petralia Soprana non esiste”.

E infine: “La terza contraddizione si trova sempre nel disciplinare di produzione e commercializzazione di questo fantomatico sfoglio e riguarda l’elenco degli ingredienti di questo sfoglio madonita. In questo caso, infatti, la tuma della quale si parla nei cenni storici del prodotto diventa il formaggio fresco che si elenca fra i suoi ingredienti. Come si può confondere la Tuma con un generico formaggio fresco da utilizzare negli ingredienti? Il vero sfoglio si confeziona con la tuma. Affermare come fa il Comune di Petralia Soprana che si confeziona con del formaggio fresco è un grosso errore che non tutela il prodotto “Sfoglio”. Un errore del genere si può commettere solo quando non c’è alcuna tradizione e si ruba ad un comune che la possiede. E’ bene chiarire, infatti, che quando si iscrive un prodotto nei registri comunali Deco occorre tutelare anche i suoi ingredienti. Non è così per quanto riguarda questo fantomatico sfoglio. La Tuma, con cui si confeziona lo sfoglio, infatti, è un formaggio tipico siciliano prodotto con latte ovino, vaccino o da una mistura di essi. Il formaggio fresco, ingrediente del fantomatico Sfoglio madonita, invece, è una espressione troppo generica. Significa che paradossalmente per confezionare questo fantomatico sfoglio madonita si potrà anche utilizzare, perché formaggio fresco, la mozzarella fresca, la ricotta, la crescenza e la rabiola. Prodotti che in alcuni casi non hanno niente a che vedere con il nostro territorio”.

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