La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
Nel 2021 In Italia il 25,4% (quasi 15 milioni) della popolazione è a rischio povertà ed esclusione ( Indagine EU SILC) circa un quarto della popolazione a fronte della media Europea che si colloca intorno ad un quinto. Il dato nazionale è sintesi di una quota molto maggiore nel Mezzogiorno (41,2% pari ad 8,2 milioni di persone) e di una minore nel Centro-Nord (17,4% circa 6,8 milioni). La diffusione territoriale non è omogenea nemmeno all’interno del Mezzogiorno in 5 regioni (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Sardegna) è a rischio povertà ed esclusione circa un terzo della popolazione, in Calabria e Sicilia il dato è poco sopra il 40% in Campania è al 50%.
Negli ultimi 15 anni il dato resta sostanzialmente stabile a livello nazionale, del Mezzogiorno e dell’Europa. In Italia sale nel corso della recessione 2011-13 e si avvicina al 30% (quasi 50% nel Mezzogiorno).
Popolazione | A rischio povertà ed esclusione | % | |
Abruzzo | 1.273.660 | 421.671 | 33,1 |
Molise | 290.769 | 95.974 | 33,0 |
Campania | 5.590.681 | 2.807.116 | 50,2 |
Puglia | 3.912.166 | 1.275.636 | 32,6 |
Basilicata | 539.999 | 175.537 | 32,5 |
Calabria | 1.844.586 | 758.285 | 41,1 |
Sicilia | 4.801.468 | 2.089.081 | 43,5 |
Sardegna | 1.579.181 | 533.876 | 33,8 |
Italia | 58.983.122 | 14.983.000 | 25,4 |
Nord-Ovest | 15.848.100 | 2.717.188 | 17,1 |
Nord-Est | 11.561.676 | 1.642.494 | 14,2 |
Centro | 11.740.836 | 2.466.140 | 21,0 |
Mezzogiorno | 19.832.510 | 8.157.177 | 41,1 |
Centro-Nord | 39.150.612 | 6.825.823 | 17,4 |
L’indicatore di rischio povertà ed esclusione è un indicatore di povertà relativa che resta sostanzialmente stabile negli ultimi 15 anni intorno ad un quarto della popolazione nazionale ed al 41 – 42% della popolazione meridionale. All’interno di quest’area tuttavia aumenta decisamente la quota di persone per le quali la condizione di disagio è maggiore rappresentata dalle persone in povertà assoluta: le famiglie in povertà assoluta passano da poco meno di 800 mila nel 2006 a circa 2 milioni negli ultimi due anni (da circa 350 mila ad 800 mila nel Mezzogiorno). Le persone da circa 1,7 milioni a 5,6 milioni. Negli ultimi 15 anni il numero delle persone in povertà assoluta nel Mezzogiorno è più che triplicato passando da 780 mila circa del 2006 a 2 milioni 455 mila.
Nel 2021, l’incidenza della povertà assoluta resta sostanzialmente stabile 7,5%, era al 7,7% delle famiglie nel 2020 mentre quella individuale resta al 9,4%). Il dato nazionale sottende un miglioramento nelle regioni del Centro-Nord ed un sensibile peggioramento nel Mezzogiorno.
Nel Mezzogiorno, dove le persone in povertà assoluta sono 2 milioni 455 mila (195mila in più rispetto al 2020), si confermano le incidenze di povertà più elevate: il 12,1% per gli individui (in crescita dall’11,1%), il 10,0% per le famiglie (826 mila erano 775 mila il 9,3% nel 2020). Nel Centro-Nord scende al 6,4% per le famiglie era al 7% nel 2020 ed all’8,0% per le persone era all’8,6% nel 2020.
A livello nazionale anche tra le famiglie con persona di riferimento occupata l’incidenza della povertà assoluta è sostanzialmente stabile, da 7,3% del 2020 a 7,0% (quasi 922mila famiglie in totale), a sintesi di un miglioramento per questo tipo di famiglie al Nord (da 7,9% a 6,9%) e di un lieve peggioramento nel Mezzogiorno (dal 7,6% all’8,2%). Sono circa 280 mila le famiglie meridionali con persona di riferimento occupata ad essere in povertà assoluta.