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- L’azienda catanese Inalme chiude il 2020 con un incremento di fatturato del 20 per cento
- L’azienda etnea è punto di riferimento per la produzione di integratori alimentari, cosmetici e dispositivi medici rigorosamente naturali, biologici ed ecosostenibili.
Piano industriale pienamente rispettato, impegno sociale, crescita ancora una volta a doppia cifra (+20%) e concreta vicinanza ai clienti e personale. Nonostante tutte le difficoltà, il 2020 si è chiuso in positivo per Inalme Srl che ha anche evitato il ricorso alla cassa integrazione.
L’azienda etnea, fondata nel 1999, opera e produce esclusivamente nello stabilimento della zona industriale di Catania ed è ormai un punto di riferimento nella produzione a marchio Alta Natura® e conto terzi, di integratori alimentari, cosmetici e dispositivi medici rigorosamente naturali, biologici ed ecosostenibili.
Il 2020 era iniziato con i migliori auspici. Le scelte strategiche messe in pratica pochi mesi prima “avevano fatto registrare un +30% nel primo bimestre del 2020; poi, come tutti, abbiamo dovuto fronteggiare una situazione del tutto inedita” afferma l’amministratore unico di Inalme, Fabio Impellizzeri.
“Un momento che abbiamo affrontato con la massima attenzione e con un atteggiamento cauto su più fronti” continua Impellizzeri. “Siamo state fra le poche aziende ammesse a poter proseguire la produzione e la commercializzazione ed abbiamo operato non solo nel più assoluto rispetto delle norme previste, agendo con ancora maggiore cautela” prosegue l’amministratore unico di Inalme.
Inalme: risposta veloce alla domanda in era Covid
In una fase assai delicata e forte di una ventennale esperienza nel settore, Inalme ha realizzato da zero i prodotti più richiesti dal mercato: oggi Hamuvir® è una linea dedicata all’igiene delle mani composta da un igienizzante a base alcolica, un sapone mani con doppio potere igienizzante ed una crema mani.
Allo stesso tempo, però, Inalme ha deciso, con grande senso di responsabilità, di non utilizzare la cassa integrazione, anche quando la rete vendita è stata costretta ad operare esclusivamente da casa.
“In quei mesi difficili abbiamo deciso anche di aumentare gli affidamenti nei confronti della nostra clientela: erboristerie, parafarmacie e farmacie. In una fase durante la quale gli incassi di queste attività si riducevano e molti rubinetti si chiudevano, abbiamo manifestato loro concreta vicinanza. È una scelta che ci ha dato ragione ed il 2020 si è concluso con un lusinghiero +20%” commenta Impellizzeri.
In casa Inalme, da sempre, solidarietà fa rima con il convinto e costante sostegno al Banco Alimentare: “alla fondazione – spiega Impellizzeri – abbiamo donato parte del ricavato delle vendite del prodotto Hamuvir®, un gesto che spero possa fare da impulso per ulteriori donazioni”.
Il 2020 è stato anche l’anno del debutto della piattaforma on-line per Alta Natura® . Per la prima volta i consumatori finali possono prenotare il ritiro dei prodotti nel punto vendita selezionato direttamente dal portale internet. “Il consumatore finale ha così un doppio vantaggio – precisa Impellizzeri – la certezza di trovare il prodotto e l’opportunità di contare su consiglio di un esperto che nel nostro settore è un elemento fondamentale. È un sistema strutturato per mettere al centro delle nostre attenzioni il cliente”.
Le misure previste da piano nazionale “Industria 4.0” hanno permesso, infine, l’informatizzazione spinta dell’azienda, consentendo il collegamento delle macchine dedite alla produzione con i server aziendali. Un risultato che ha aumento la competitività di Inalme, un ulteriore tassello per guardare al 2021 con ottimismo.